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IL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA APPROVATO IL DECRETO CONCORRENZA: SINTESI DELLE PRINCIPALI NOVITA’

26 Apr 2023

Il Consiglio dei Ministri la scorsa settimana ha approvato, con procedura d’urgenza, alcune norme contenute nel Ddl concorrenza, dalla promozione dell’utilizzo dei cosiddetti ‘contatori intelligenti’ all’assegnazione delle concessioni di posteggio per il commercio al dettaglio su aree pubbliche tramite procedure ad evidenza pubblica. Ma non solo, sono state anche semplificate le procedure per le vendite promozionali, consentendo l’invio di una comunicazione unica nel caso di esercizi ubicati in comuni diversi e tenendo a disposizione delle autorità di controllo la relativa documentazione, in forma cartacea o visionabile da web all’indirizzo internet indicato dall’esercente.

Modifica dei piani della rete di trasmissione energia elettrica
In una nota di Palazzo Chigi si legge che il testo interviene, tra l’altro, per modificare la disciplina relativa ai piani di sviluppo della rete di trasmissione dell’energia elettrica e le disposizioni sul trasporto e sull’efficienza della rete di distribuzione del gas, con l’individuazione nell’«impresa maggiore di trasporto» del gas (attualmente Snam) del soggetto tenuto alla trasmissione dei piani decennali di sviluppo della rete, e con la modifica della procedura per l’approvazione del piano decennale di sviluppo della rete elettrica (predisposto da Terna).

Promozione dei contatori intelligenti
Inoltre, si prevede la promozione dell’utilizzo dei cosiddetti “contatori intelligenti” ponendo anche obblighi in tal senso in capo alle imprese distributrici; i dati rilevati dai contatori di luce e gas potranno essere messi a disposizione, su richiesta dei clienti, a soggetti terzi per confrontare i prezzi. Si attribuisce all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) il potere di fissare i prezzi del teleriscaldamento.

Le gare per gli ambulanti
Il commercio ambulante torna sotto la direttiva Bolkestein ma le gare saranno limitate alle aree libere o dove non c’è titolo al rinnovo. Per il resto si dispone che le concessioni già riassegnate ai sensi del decreto Rilancio del 2020 (per 12 anni dalla data di scadenza) continuano ad avere efficacia. Inoltre i procedimenti di rinnovo avviati sulla base dello stesso decreto, ma che non risultano conclusi, anche per inerzia dei Comuni, dovranno essere ultimati entro 6 mesi. Se il Comune latita ancora, le concessioni sono automaticamente rinnovate (quindi per 12 anni dalla data di scadenza se antecedente al 2021) salvo determinazioni in autotutela che potranno scattare qualora si accerti ex post che mancavano i requisiti. Per le concessioni per le quali non è stato nemmeno avviato il procedimento di rinnovo, si prevede comunque una sanatoria fino al 31 dicembre 2025 prima di avviare le gare. Quanto alle gare che si faranno per le nuove aree o dal 2026 dove i procedimenti di rinnovo non sono nemmeno partiti, le procedure dovranno assegnare ogni anno concessioni di durata decennale.

Semplificate le procedure per le vendite promozionali
Confermato lo stralcio della liberalizzazione della durata e dei periodi di saldi e vendite promozionali, che era stata inserita in una delle prime bozze. Trova spazio nel Ddl, invece, la possibilità per gli operatori (si pensa soprattutto a quelli della grande distribuzione) che intendono lanciare vendite straordinarie come il sottocosto in più Comuni di presentare un’unica documentazione via Pec agli sportelli unici attività produttive delle varie amministrazioni con le date e l’elenco dei negozi coinvolti.

Antitrust, raddoppiati termini controlli su concentrazioni
Si amplia da 45 a 90 giorni il termine entro il quale l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) deve comunicare, alle imprese interessate e al Ministero delle imprese e del Made in Italy, le proprie conclusioni di merito sulle operazioni di concentrazione di imprese (fusione, acquisizione di azioni, costituzione di new-co) soggette a comunicazione preventiva che ritiene suscettibili di essere vietate. Si individua l’Agcm quale autorità nazionale competente in materia di mercati equi e contendibili nel settore digitale, in relazione ai servizi di piattaforma di base (es. servizi di intermediazione online, motori di ricerca, social network). All’Autorità si attribuiscono, anche in tale ambito, i poteri di indagine previsti in materia di concorrenza e quelli sanzionatori.

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