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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO ANCHE DALL’INAIL NEL DECRETO RILANCIO

 

 

19 Mag 2020

Il Decreto Rilancio approvato dal Governo lo scorso 13 maggio e attualmente in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale,   tra le numerose misure di sostegno alle imprese prevede anche all’art. 102 un’importante norma che riguarda i  fondi già disponibili per il Bando ISI 2019.

Si tratta  di una dote di 403 milioni di euro che saranno destinati  a finanziare a “fondo perduto” le spese per la sicurezza anticontagio da Coronavirus sostenute dalle imprese, di tutte le dimensioni, per rispettare gli obblighi previsti dalle linee guida INAIL/ISS e dal  Protocollo  aziende sindacati del 24 aprile 2020. 

Il Bando ISI 2019 quindi  contemporaneamente viene revocato dallo stesso art. 102.

Potranno rientrare nel finanziamento i costi per:

  • apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, compresi i relativi costi di installazione;
  • dispositivi elettronici e sensoristica per il distanziamento dei lavoratori;
  • apparecchiature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori rispetto agli utenti esterni e rispetto agli addetti di aziende terze fornitrici di beni e servizi;
  • dispositivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro; sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi nei luoghi di lavoro  (ad esempio i rilevatori di temperatura corporea)
  • dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.

Tutti i dispositivi dovranno essere certificati secondo le normative vigenti in materia.
Gli importi massimi dei contributi  sono fissati a:

  • 15mila euro per le imprese fino a 9 dipendenti,
  • 50mila euro per quelle da 10 a 50 dipendenti,
  • 100mila euro per le aziende con oltre 50 addetti.

Come detto l’intervento straordinario è destinato a tutte le imprese, anche individuali, iscritte al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane ed alle imprese sociali.

La procedura sarà gestita da INVITALIA, sulla base delle indicazioni         INAIL,   come  successo per la dote di 50 milioni inserita nel Decreto Cura Italia di marzo, e già attivata con il Bando “Impresa sicura”.

La norma nel decreto Rilancio specifica che questi ulteriori fondi Inail sono incompatibili con altre agevolazioni, anche fiscali,   previste per questo tipo di spese;  non dovrebbero quindi essere  cumulabili con il credito di imposta del 50% già previsto dal Cura Italia.

 

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