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NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’AMIANTO

18 Ott 2023

Il Parlamento europeo ha recentemente approvato una nuova direttiva che modifica le norme sull’esposizione all’amianto.
Il documento intende in particolare migliorare la protezione dei lavoratori europei dai rischi per la salute e migliorare la tecnologia per l’individuazione precoce delle fibre di amianto.
Come noto l’amianto è una sostanza cancerogena il cui utilizzo è stato bandito in Europa nel 2025 ma è ancora molto presente in edifici e infrastrutture. Si calcola che oltre 70mila persone all’anno muoiano per gli effetti di questa sostanza.
Ben il 78% dei tumori professionali riconosciuti negli Stati membri dell’UE è legato all’esposizione all’amianto.
La nuova direttiva che attende l’adozione formale del consiglio e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, modifica la precedente direttiva 2009/148, abbassando di 10 volte rispetto al passato i livelli di possibile esposizione professionale all’amianto:
Il limite obbligatorio (OEL) sarà ridotto da 0,1 a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo (cm³), soglia che dovrebbe entrare subito in vigore anche senza un periodo di transizione.
Inoltre i Paesi UE, entro un massimo di 6 anni dall’entrata in vigore della direttiva, dovranno rendere obbligatorio l’utilizzo di tecniche più moderne e sensibili in grado di rilevare anche le fibre, come la microscopia elettronica.
Si potrà abbassare ulteriormente il valore limite a 0,002 fibre di amianto per cm³, escluse le fibre sottili, oppure a 0,01 fibre di amianto per cm³ incluse le fibre sottili.
La direttiva prevede che, ai fini di una maggiore protezione dei lavoratori, i paesi adottino disposizioni con nuovi requisiti e obblighi per i datori di lavoro come ad esempio:
• dispositivi di protezione individuale e respiratori di nuova generazione;
• pulizia sicura degli indumenti indossati;
• procedura di decontaminazione;
• requisiti di formazione più stringenti per i lavoratori in materia.
Si prevede ad esempio che prima di intraprendere lavori di demolizione, di manutenzione o di ristrutturazione in locali costruiti prima dell’entrata in vigore del divieto nazionale relativo all’amianto, i datori di lavoro debbano informarsi sulla presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto.
Si renderanno necessarie verifiche effettuate da un operatore certificato, adeguate al luogo di lavoro e soggette a norme minime di qualità.
L’obbligo per i datori di lavoro di ottenere informazioni non sostituirà comunque l’obbligo di effettuare una valutazione dei rischi a norma della direttiva 89/391/CEE.

 

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