Con il fine di sbloccare i crediti fermi, corrispondenti al Superbonus e agli altri bonus edilizi, il Veneto ha recentemente deliberato un accordo quadro e l’attivazione di una piattaforma per l’incontro tra domanda e offerta di crediti fiscali.
L’accordo quadro coinvolge la Giunta regionale, la Regione del Veneto, l’Unione regionale delle Camere di Commercio e gli Ordini dei Commercialisti del Veneto.
Il protocollo ha come obiettivi:
– favorire l’incontro di domanda e offerta di crediti derivanti da bonus edilizi;
– individuare i criteri per l’incontro della domanda e dell’offerta (territorialità, livello reddituale ISEE delle famiglie, data di avvio delle pratiche edilizie, tipologia del bonus);
– prevedere un valore massimo dei crediti da inserire nella piattaforma individuata da Unioncamere;
– stabilire ex ante un costo standard delle cessioni;
– concordare con i professionisti degli onorari calmierati e verificare la possibilità di ridurre il costo a carico del cessionario del ricorso alla piattaforma.
La piattaforma prevista dall’accordo permetterà di accedere ad una filiera non speculativa.
L’accordo quadro sarà seguito da linee guida destinate a cittadini ed imprenditori.
La soluzione è diversa da quella che stanno percorrendo le altre Regioni, in cui sono gli enti economici e le partecipate ad acquistare i crediti fermi.
L’accordo del Veneto, invece, punta a creare le condizioni per immettere nel mercato privato i crediti fiscali fermi.
Crediti fermi, procedura a prezzo calmierato
Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha spiegato che il ricorso alle prestazioni dei professionisti, in particolare dei commercialisti, avverrà con tariffe calmierate per i cittadini e le imprese coinvolte, proprio per permettere a questi ultimi la maggior liquidità possibile abbassando le voci di costo fissate nella procedura.