Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, contro il rincaro dei prezzi in edilizia, ha assegnato alle Stazioni Appaltanti 458 milioni di euro per proseguire i lavori di oltre 3000 cantieri e ha aperto alla domande, fino al 12 febbraio 2024, per l’integrazione dei contributi contro il caro materiali con l’Iva sulle materie prime.
458 milioni di euro contro il caro materiali
Le risorse sono state assegnate alle Stazioni Appaltanti che hanno presentato la domanda di accesso al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche nella terza finestra temporale, cioè dal 1° ottobre al 31 ottobre 2023.
Le assegnazioni consentiranno la prosecuzione di 3264 cantieri. Sono state invece scartate 25 richieste perché non pervenute nei termini e con le modalità stabilite o non riguardanti lavori realizzati o contabilizzati nel 2023.
Ricordiamo che l’ultima finestra temporale per accedere al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche si chiuderà il 31 gennaio 2024.
Caro materiali, via alle domande per includere l’Iva
Un altro aspetto dei rincari riguarda l’Iva sui materiali edili. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 39/2022, ha spiegato che gli importi corrisposti dalla Stazione Appaltante all’impresa sono un aggiornamento del corrispettivo d’appalto inizialmente pattuito e quindi sono soggetti a Iva secondo l’aliquota prevista dal contratto di appalto.
Sempre nel 2022, l’Avvocatura generale dello Stato ha aggiunto che deve essere ammessa a contributo anche la maggiore aliquota iva relativa agli importi che le Stazioni Appaltanti hanno versato alle imprese come adeguamento al caro materiali.
Questo significa che le Stazioni Appaltanti nelle richieste di fondi per l’adeguamento dei prezzi devono includere anche la maggiore Iva. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha quindi pubblicato un avviso di riesame delle istanze presentate: i contributi relativi al primo e secondo semestre 2022 saranno integrati con i maggiori importi proporzionali all’Iva dovuta alle Stazioni Appaltanti.
Le Stazioni Appaltanti che nella richiesta hanno già indicato l’aliquota Iva, riceveranno gli importi automaticamente. Quelle che non hanno indicato l’aliquota Iva, hanno tempo da oggi fino al 12 febbraio per presentare l’istanza di integrazione del contributo.