La scorsa settimana è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 11 del 2 febbraio 2024 di conversione del Decreto Energia 181/2023 che tratta di azioni per lo sviluppo di filiere delle rinnovabili tra cui la geotermia e l’eolico off-shore e misure per la sicurezza energetica e la decarbonizzazione delle aziende gasivore ed energivore.
Secondo le stime del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, gli investimenti attivabili con questo provvedimento ammontano a 27,4 miliardi di euro.
Sviluppo rinnovabili, geotermia ed eolico off-shore
La Legge 11/2024 istituisce un fondo rivolto a Regioni e Province Autonome per misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale a fronte dell’installazione di impianti di rinnovabili in aree idonee.
Il provvedimento rifinanzia con 200 milioni di euro per l’anno 2024 il Fondo Italiano per il Clima, principale strumento pubblico nazionale per perseguire gli obiettivi assunti nell’ambito degli accordi internazionali su clima e ambiente.
Il Governo riconosce strategicità al settore geotermico: per questo le Regioni potranno chiedere ai titolari delle concessioni la presentazione di un piano di investimenti pluriennale nei territori e nel settore, che va approvato dall’Ente ai fini della rimodulazione della concessione. Le gare per l’assegnazione delle concessioni geotermoelettriche devono essere indette 2 anni prima della scadenza di quelle in vigore, allineando entrambe al 31 dicembre 2026.
Per lo sviluppo della filiera eolico off-shore si prevede l’individuazione di almeno due aree demaniali marittime del Mezzogiorno rientranti nelle Autorità di Sistema Portuale (o in aree portuali limitrofe in cui si sia in corso l’eliminazione dell’uso del carbone), con i relativi specchi d’acqua: queste saranno destinate alla realizzazione di infrastrutture per lo sviluppo di investimenti nella cantieristica navale per la produzione, l’assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti.
Decreto Energia, decarbonizzazione delle imprese
Le imprese a forte consumo di energia elettrica (circa 3.800) vengono incentivate a installare impianti a fonti rinnovabili: il GSE potrà, per i primi 3 anni, anticipare gli effetti della realizzazione di questi impianti, garantendo energia rinnovabile ad un prezzo in linea con i costi della tecnologia: l’energia anticipata potrà essere restituita nei successivi 20 anni.
Via libera a 15 progetti di teleriscaldamento e teleraffrescamento rientranti tra quelli ammissibili e finanziabili dalla relativa norma del PNRR, ma non finanziati dal Piano per una differente interpretazione della Commissione europea.
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) procede alla formazione e alla tenuta di un registro delle tecnologie di moduli fotovoltaici, per realizzare una mappatura dei prodotti disponibili sul mercato secondo requisiti di carattere territoriale e qualitativo.