Attraverso una circolare di ieri l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti operativi sull’applicazione della maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione, introdotta dall’articolo 4 del D.Lgs. 30 dicembre 2023, n. 216, in attuazione della riforma fiscale.
Lo scopo del beneficio, con particolare attenzione alle categorie di lavoratori svantaggiati, è incentivare le nuove assunzioni e favorire l’incremento occupazionale,
La Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, commi 399 e 400, della L. n. 207/2024) ha reso applicabile per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027 l’agevolazione prorogandola nei limiti e alle condizioni stabilite dalla normativa vigente.
1) Nuove assunzioni: chi può beneficiare della Maxideduzione
L’agevolazione spetta a:
• Imprese (società di capitali, società di persone, imprese individuali);
• Esercenti arti e professioni, anche in forma associata;
• Enti non commerciali, limitatamente alle assunzioni di personale impiegato in attività commerciali.
Sono escluse dal beneficio le attività che determinano il reddito in forma forfetaria, nonché le imprese in liquidazione o in situazioni di crisi.
2) Maxi deduzione nuove assunzioni: requisiti oggettivi per ottenere la maggiorazione
L’incremento occupazionale si considera realizzato se, al termine del periodo agevolato (anno fiscale 2024), il numero dei lavoratori a tempo indeterminato è superiore rispetto all’anno precedente.
Inoltre, è richiesto che il numero complessivo di dipendenti (inclusi quelli a tempo determinato) non sia inferiore rispetto all’anno di riferimento.
Casi particolari
La circolare chiarisce alcuni casi specifici, come:
• Operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, cessioni);
• Trasferimenti di personale tra società dello stesso gruppo;
• Conversione di contratti da tempo determinato a indeterminato.
3) Maxi deduzione nuove assunzioni: come si determina la maggiorazione
La maggiorazione prevista è pari al 20% del costo riferibile alle nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Tuttavia, per le categorie di lavoratori svantaggiati (ad esempio, disabili, ex detenuti, donne in difficoltà, giovani), l’incremento sale al 30%.
Il costo ammissibile per la deduzione è il minore tra:
1. il costo effettivo dei nuovi assunti;
2. l’incremento complessivo del costo del personale rispetto all’anno precedente.
Esempio pratico di calcolo della deduzione
Se un’azienda assume nuovi dipendenti con un costo totale di 200.000 euro e l’incremento del costo del personale è pari a 150.000 euro, la maggiorazione sarà calcolata su quest’ultimo importo, applicando la percentuale del 20% o del 30% a seconda della categoria di lavoratori assunti.
4) Maxi deduzione nuove assunzioni: adempimenti e controlli
Le aziende devono documentare con precisione l’effettivo incremento occupazionale mediante:
• Registri delle assunzioni e cessazioni;
• Dichiarazioni fiscali conformi ai criteri della circolare;
• Rispetto delle condizioni per l’applicazione della deduzione.
Inoltre, l’agevolazione non deve essere considerata per il calcolo degli anticipi IRPEF/IRES ai fini della determinazione degli acconti fiscali.