29 Lug 2020
Un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità fornisce indicazioni sui disinfettanti utilizzabili durante l’emergenza COVID-19, i rischi della produzione “fai da te” e un vademecum sulla loro scelta e sul loro utilizzo.
In relazione all’emergenza COVID-19 numerose indicazioni normative, linee guida e protocolli anticontagio fanno riferimento all’importanza di lavare e disinfettare le mani e all’importanza di prevedere un’accurata pulizia con detergente e disinfettante delle superfici potenzialmente infette con le quali si viene a contatto.
Il problema è che, come ricordato sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, in relazione alle sostanze chimiche e alla tutela della salute, i termini detergente e disinfettante sono spesso confusi tra loro: mentre il primo ha lo scopo di rimuovere lo sporco (detergere), il secondo è formulato per diminuire drasticamente la presenza di batteri, funghi, e/o virus (disinfettare) e organismi superiori, quali insetti, roditori, etc. (disinfestante). Inoltre i disinfettanti/disinfestanti non sono di libera vendita come i detergenti, ma sono soggetti ad una procedura autorizzativa armonizzata a livello nazionale ed europeo per la messa a disposizione sul mercato.
Un vademecum sulla scelta e l’uso dei disinfettanti
Riprendiamo alcune delle indicazioni contenute nel vademecum:
- “i principi attivi disinfettanti (e i prodotti biocidi e PMC che li contengono) sono in grado di distruggere, eliminare o comunque di rendere innocui gli organismi nocivi attraverso processi chimici/biologici e non mediante la sola azione fisica o meccanica;
- i prodotti che vantano un’azione ‘disinfettante’ devono obbligatoriamente riportare in etichetta il numero di registrazione/autorizzazione che garantiscono l’avvenuta autorizzazione da parte del Ministero della Salute o della Commissione Europea;
- i prodotti senza l’indicazione della specifica autorizzazione del Ministero della Salute che tuttavia riportano in etichetta diciture, segni, pittogrammi, marchi e immagini che, di fatto, riconducono a qualsiasi tipo di attività igienizzante o di rimozione di germi e batteri non sono da considerarsi prodotti con proprietà disinfettante/biocida, bensì sono igienizzanti (cosmetici se per la cute o detergenti se per l’ambiente) per i quali non è specificata e/o dimostrata l’efficacia;
- ai prodotti detergenti/igienizzanti pertanto non possono essere attribuiti specifici effetti, ancorché attraverso azione meccanica, nei confronti di virus e batteri in quanto questo potrebbe creare nell’utilizzatore false aspettative nei confronti di tali prodotti;
- vi è un’ampia disponibilità sul mercato di disinfettanti efficaci autorizzati, non è opportuno raccomandare a priori un solo principio attivo con una precisa concentrazione o un unico tempo di contatto poiché l’efficacia è stabilita, verificata e autorizzata di volta in volta per ogni singolo prodotto;
- disinfettanti per le superfici:
– per superfici dure sono disponibili prodotti a base di ipoclorito di sodio efficaci contro i virus a una concentrazione non inferiore allo 0,1% (p/p) da utilizzare dopo pulizia con acqua e un detergente neutro.
- disinfettanti per la cute:
- i disinfettanti disponibili sono a base di etanolo o di ammoni quaternari, oltre a miscele di alcoli. I PMC, a oggi, autorizzati a base di solo etanolo ne contengono una percentuale compresa tra il 73 e l’89% (p/p) o il 65% (p/p) se l’etanolo è presente in miscela con altri alcoli. Le soluzioni a base di etanolo in concentrazioni più elevate non sono consigliate perché meno efficaci.
- per evitare esposizioni pericolose ai disinfettanti non è consigliabile prepararli da sé, incluse le formulazioni proposte dall’OMS, in considerazione della pericolosità delle sostanze;
- per l’uso dei disinfettanti per le mani e le superfici, ma in generale in quello di tutti i disinfettanti, devono essere seguite attentamente le indicazioni riportate in etichetta, rispettando modalità di applicazione, quantità da utilizzare e tempi di contatto raccomandati. Si raccomanda di non mescolare mai, più prodotti se non specificatamente indicato.
Le formulazioni per la disinfezione preparate in farmacia
Tornando al contenuto del Rapporto ci soffermiamo brevemente anche sulle “formulazioni per la disinfezione delle mani allestite e vendute in farmacia”.
Infatti in carenza di soluzioni disinfettanti per le mani, “le farmacie possono allestire e rendere disponibili preparazioni galeniche di soluzioni cutanee per la disinfezione delle mani preparate nei propri laboratori presso le farmacie stesse nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione dei medicinali in farmacia (NBP)”. Si ricorda comunque che l’etichetta di queste preparazioni deve essere redatta secondo quanto previsto dalla normativa.
Infine anche le etichette delle soluzioni idroalcoliche allestite in farmacia – secondo le indicazioni dell’OMS – devono essere redatte secondo le NBP ed essere conformi al Regolamento CLP. Indicazione che è ribadita dalla stessa linea guida OMS che specifica che l’etichettatura dei contenitori deve rispettare le linee guida nazionali.
Pertanto le etichette dovranno includere:
- Pittogrammi di pericolo
- Avvertenza: Pericolo
- Indicazioni di pericolo corrispondenti
- Consigli di prudenza pertinenti.