Il Decreto Rilancio (art.48) e i successivi decreti attuativi hanno ampliato fortemente la portata dei finanziamenti agevolati gestiti da Simest a valere sul Fondo 394/81. Il sostegno all’export italiano rappresenta un punto cardine della strategia governativa per rilanciare l’economia nazionale, per tale ragione sono state introdotte sette linee di intervento a favore delle imprese.
Tra queste, la misura legata al “miglioramento e alla salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici”, risulta particolarmente incentivante per coloro che sono interessati ad ottenere risorse finanziarie agevolate assistite da un contributo a fondo perduto del 40%.
Facendo un esempio, considerando l’ipotesi di massimizzazione della quota a fondo perduto, domandando un importo di 250.000€ si otterrebbero:
– 100.000€ a fondo perduto;
– 150.000€ di finanziamento rimborsabile in 6 anni a tasso agevolato.
Vediamo quindi le caratteristiche dell’agevolazione messa a disposizione da Simest.
Il finanziamento agevolato assistito dal contributo a fondo perduto è dedicato alle società aventi le seguenti caratteristiche:
– Essere PMI o midcap con sede legale in Italia;
– Essere società di capitali;
– Avere una quota media di fatturato estero nell’ultimo biennio superiore al 20% (o maggiore del 35% considerato il solo 31/12/2019);
– Avere un rapporto “patrimonio netto su immobilizzazioni nette” inferiore a 2 in caso di imprese industriali/manifatturiere o 4 in caso di imprese commerciali/di servizi.
Le imprese che presentano tali caratteristiche hanno la possibilità di presentare domanda presso Simest per ottenere l’agevolazione.
La misura di finanza agevolata è composta da un finanziamento a tasso agevolato assistito da una percentuale a fondo perduto pari al 40% (fino a un massimo di 100.000€).
Il finanziamento a tasso agevolato può essere assistito dalla garanzia del fondo MCC (gratuita fino a 31/12/2020 salvo proroghe) e prevede un piano di rimborso a sei anni con due anni di preammortamento.
L’agevolazione è particolarmente interessante perché non richiede a seguito dell’erogazione nessuna rendicontazione. Alle imprese viene richiesto di migliorare, a distanza di due anni, il proprio indice di patrimonializzazione e la quota di export.
Dal rispetto o meno di questi requisiti dipendono le condizioni applicate al finanziamento: si avrà un tasso dello 0,085% con svincolo della garanzia acquisita in caso di raggiungimento degli obiettivi; altrimenti si avrà un tasso dello 0,85% con proroga della garanzia acquisita in caso di insuccesso.
Ciò che varia sono dunque le sole condizioni applicate al finanziamento agevolato, che peraltro, anche in caso di insuccesso, risultano comunque più vantaggiose del canale bancario ordinario. Il contributo a fondo perduto, anche in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi nel biennio successivo, non è soggetto a restituzione o variazione delle condizioni.
Ad oggi i fondi previsti per il bando risultano erogati in regime de minimis. Di conseguenza, per ottenere l’importo desiderato, occorrerà valutare la propria situazione alla data di presentazione della domanda. E’ previsto comunque il passaggio dal regime de minimis al «quadro temporaneo degli aiuti di Stato» (Temporary Framerwork) a partire dai prossimi mesi.
La domanda deve essere presentata esclusivamente attraverso il portale dedicato.