E’ stato approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo decreto legge (n. 111/2020) intitolato “Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.”
Il provvedimento si occupa delle norme per il trasporto pubblico e per Lampedusa, ma prevede anche alcune misure per aiutare le famiglie a fronteggiare ancora l’emergenza Coronavirus in vista dell’inizio della scuola, che potrebbe portare ulteriori necessità di assistenza dei figli nel caso siano contagiati o semplicemente obbligati alla quarantena per contatti con il Covid-19.
Vediamo le previsioni dell’art. 5 che si occupa appunto di “Lavoro agile e congedo straordinario per i genitori durante il periodo di quarantena obbligatoria del figlio convivente per contatti scolastici”:
– Diritto al lavoro agile per i lavoratori dipendenti per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio convivente, minore di anni quattordici, disposta dal Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico;
– in alternativa possibilità di congedo “Covid”: nel caso il lavoro non possa essere svolto in smart working, uno dei genitori, alternativamente all’altro, può astenersi dal lavoro per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio, con indennizzo Inps pari al 50% della retribuzione stessa. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa;
– per i giorni in cui un genitore fruisce dello smart working o del congedo, l’altro genitore non può chiedere di fruire di alcuna delle predette misure.
L’agevolazione avrà termine il 31 dicembre 2020.
Come detto, l’agevolazione riguarda espressamente i lavoratori con rapporto di lavoro subordinato. Da notare che il testo non fa riferimento a lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Inps che invece erano destinatari del Congedo Covid previsto dai Decreti Cura Italia e Rilancio.
La spesa prevista per questa proroga è pari a 50 milioni di euro. Le domande saranno gestite e monitorate dall’INPS che probabilmente fornirà a breve indicazioni per le modalità di richiesta dei benefici descritti.