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AL VIA LE RICHIESTE DI FINANZIAMENTO AL FONDO PATRIMONIO PMI

22 Set 2020

Dal 16 settembre fino alla fine dell’anno, le imprese di medie dimensioni potranno richiedere l’accesso al Fondo Patrimonio PMI (previsto dall’art. 26 comma 12) che potrà sottoscrivere obbligazioni o titoli di debito di imprese con ricavi superiori a 10 milioni, che effettuano un aumento di capitale non inferiore ai 250.000 euro. La sottoscrizione dei titoli dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2020.

Il MISE sul proprio sito internet informa che sono operative le misure per la patrimonializzazione delle PMI, introdotte dal Governo nel Decreto Rilancio, con l’obiettivo di sostenere le imprese che necessitano di un aumento di capitale e fronteggiare le difficoltà determinate dall’emergenza Covid.

Invitalia ha reso disponibile il modello per la presentazione della domanda per il Fondo Patrimonio PMI e la restante documentazione richiesta ai fini dell’accesso alla misura.

Ricordiamo che le società che intendono presentare la domanda di richiesta di finanziamento devono:

– avere un determinato ammontare di ricavi nell’esercizio 2019;

– aver subito, a causa della pandemia da Covid-19, una riduzione complessiva dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 pari ad almeno il 33% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente;

– aver deliberato ed eseguito, dopo il 19 maggio 2020, un aumento di capitale a pagamento pari ad almeno 250.000 euro;

– aver emesso un’obbligazione o un altro titolo di debito con determinate caratteristiche;

– non risultare, al 31 dicembre 2019, impresa in difficoltà ai sensi della normativa comunitaria.

Nel corso di un evento di presentazione svoltosi al Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato firmato il decreto attuativo del programma denominato “Pari Passu”, che prevede incentivi sotto forma di credito d’imposta per gli aumenti di capitale effettuati dalle imprese, e istituito il Fondo Patrimonio PMI per il co-investimento da parte dello Stato, che potrà contare su una dotazione iniziale di 4 miliardi e che verrà gestito da Invitalia.

Secondo quanto riportato sul sito del MISE i destinatari delle misure sono le  società di capitali o cooperative (ad esclusione di quelle che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo) che abbiano sede legale in Italia, con ricavi compresi all’interno di un determinato range e che abbiano subito una riduzione complessiva dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 pari ad almeno il 33% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente e che per questo motivo abbiano deliberato ed eseguito un aumento di capitale, dopo l’entrata in vigore del Decreto Rilancio, il 19 maggio 2020, ed entro il 31 dicembre 2020.

 

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