La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 27242 del 1° ottobre 2020, ha ritenuto responsabile della morte del lavoratore il datore di lavoro che non aveva fornito alla vittima un’adeguata formazione sull’attività lavorativa.
La Suprema Corte, infatti, ha precisato che la rischiosa tecnica operativa adottata dal dipendente nello svolgere la mansione si era rivelata mortale nonostante la lunga esperienza del deceduto, proprio perché il datore di lavoro non aveva effettuato una corretta valutazione dei rischi, né tantomeno aveva istruito e formato il dipendente sul punto.