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PNRR, ECCO IL DECRETO CHE RIPARTISCE LE RISORSE

14 Set 2021

Sono state ripartite tra i Ministeri le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La bozza di decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha ottenuto la bollinatura della Ragioneria dello Stato, fissa gli obiettivi da raggiungere per ottenere il trasferimento dei fondi dall’Unione Europea e assegna 13,95 miliardi di euro al Superbonus.

18,51 miliardi per efficientamento energetico e antisismica
Il decreto del Mef assegna all’efficientamento energetico e ai lavori antisismici 13,95 miliardi di euro del PNRR. Le risorse sono destinate all’ecobonus e al sismabonus fino al 110%. Sul totale, 10,25 miliardi sono destinati a progetti già in essere e quasi 3,66 miliardi ai nuovi progetti.
Per questi investimenti sono inoltre previsti ulteriori 4,56 miliardi di euro finanziati dal Piano Complementare. Si arriva così ai 18,51 miliardi di euro complessivi accordati dall’Unione Europea per la ripartenza dopo la crisi pandemica.

Superbonus, le tappe fondamentali
L’Unione Europea erogherà le risorse a rate e solo se l’Italia riuscirà a rispettare una serie di obiettivi e scadenze, fissati dal decreto del Mef.
Entro dicembre 2021 dovrà entrare in vigore la proroga del Superbonus. Si tratta, come spiegato dal Governo, della proroga dei benefici fino al 31 dicembre 2022 per i condomìni e al 30 giugno 2023 per gli alloggi sociali. La misura risulta avviata. Le proroghe, infatti, risultano già operative. Questi termini potrebbero ulteriormente slittare. Gli operatori del settore, fin dall’introduzione del Superbonus, hanno chiesto un orizzonte temporale più ampio per dare certezza agli investimenti e l’Esecutivo si è impegnato a prorogare la misura, anche nel 2023, con la Legge di Bilancio per il 2022.
Entro il 30 giugno 2023, dovrà essere completata la riqualificazione energetica degli edifici per almeno 12 milioni di metri quadri e i lavori antisismici almeno su 1,4 milioni di metri quadri.
Entro il 31 dicembre 2025, dovrà essere completata la riqualificazione energetica degli edifici per almeno 32 milioni di metri quadri e i lavori antisismici almeno su 3,8 milioni di metri quadri.

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