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FAQ CONGRUITÀ DELLA MANODOPERA IN EDILIZIA

24 Nov 2021

Con il Decreto Ministeriale n. 143 del 25 giugno 2021 è stato definito un sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili.
Il provvedimento mira a combattere il fenomeno del lavoro nero in edilizia e a far sì che la manodopera utilizzata nei cantieri edili sia effettivamente in misura proporzionata all’incarico affidato all’impresa, prevedendo misure valide dallo scorso 1° novembre.
La verifica della congruità si applica:
• nell’ambito dei lavori pubblici,
• nell’ambito dei lavori privati il cui valore sia pari o superiore a 70.000 euro,
ed è eseguita in relazione agli indici minimi di congruità riferiti alle singole categorie di lavori, come riportati nella Tabella allegata all’Accordo collettivo del 10 settembre 2020.
L’attestazione di congruità viene rilasciata, entro 10 giorni dalla richiesta, dalla Cassa Edile/Edilcassa territorialmente competente, su istanza dell’impresa affidataria o del soggetto da essa delegato oppure del committente. Qualora non sia riscontrata la congruità, è previsto un meccanismo di regolarizzazione, in mancanza della quale l’esito negativo della verifica di congruità riferita alla singola opera (pubblica o privata) incide dalla data di emissione sulle successive verifiche di regolarità contributiva finalizzate al rilascio del DURC online per l’impresa affidataria.
Il 10 novembre, la Commissione Nazionale delle Casse Edili (CNCE) ha pubblicato le prime risposte ai quesiti (FAQ) sulla congruità della manodopera, utili sotto il profilo tecnico operativo per la gestione dell’adempimento.

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