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BREXIT: COSA CAMBIA PER PAGAMENTI E INVESTIMENTI

30 Nov 2021

Con Comunicato stampa del 20 novembre l’ABI Associazione bancari Italiani fornisce chiarimenti su cosa cambia per:
– trasferimenti di denaro, come bonifici e addebiti, da e verso il Regno Unito,
– quali sono le conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea per la gestione dei propri investimenti e risparmi.
Una pratica info-grafica realizzata dall’ABI in collaborazione con le banche e le Associazioni dei consumatori che partecipano al progetto Trasparenza semplice, attraverso domande e brevi risposte mira a rappresentare cosa cambia per i clienti nella gestione delle operazioni bancarie, degli investimenti e dei contratti di assicurazione già stipulati dopo che il Regno Unito, a partire dal 1° gennaio 2021, è uscito dall’Unione doganale e dal Mercato unico UE.
L’info-grafica è disponibile online sul sito dell’ABI ed è a disposizione delle banche e delle Associazioni dei consumatori che hanno collaborato alla sua realizzazione.

Brexit e le conseguenze su pagamenti e investimenti nel Regno Unito
Saranno ancora possibili pagamenti e prelievi nel Regno Unito con una carta emessa da una banca italiana?
Sì, come avvenuto sino ad oggi. Se si è titolari di una carta abilitata ad un circuito internazionale, si può continuare a utilizzarla per prelevare agli sportelli automatici e fare pagamenti negli esercizi commerciali.
Per trasferire denaro nel Regno Unito, si continuerà a utilizzare l’IBAN e a fare pagamenti SEPA, ossia bonifici e addebiti diretti?
Sì, poiché il Regno Unito continua a fare parte dell’area unica dei pagamenti in euro (in inglese ‘Single Euro Payments Areà, SEPA). Tuttavia, potrebbe essere richiesto di fornire il codice BIC in aggiunta all’IBAN e il proprio indirizzo di residenza dovrà necessariamente essere noto ai beneficiari. In caso di variazioni di costo dovute al recesso, la banca informerà con 60 giorni di anticipo, come previsto dalla normativa nazionale sulla variazione unilaterale delle condizioni contrattuali.
Se si va in vacanza nel Regno Unito, occorre portare le sterline? Non è necessario. I titolari di carte bancarie italiane possono continuare ad effettuare pagamenti presso qualsiasi esercente che accetti la carta, oppure prelevare sterline dagli sportelli automatici del Regno Unito. Naturalmente, prelevando sterline dagli sportelli automatici, si dovrà sostenere i costi di cambio valuta, come avveniva prima.
Si possono fare acquisti dall’Italia attraverso un sito britannico? Sì, ma poiché l’acquisto oggi equivale ad una transazione commerciale effettuata sul sito di un Paese extra UE, verranno applicate le norme doganali vigenti nell’Unione.
In particolare, se la merce è di origine britannica, non si applicano dazi ma è dovuta l’IVA. Se invece la merce è di origine, ad esempio, cinese e non ha subito trasformazioni o lavorazioni ulteriori nel Regno Unito, si applicano anche i dazi, secondo la tariffa dell’UE. È importante leggere attentamente i termini e le condizioni di consegna, prima di procedere all’acquisto.

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