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PARTITA IVA E REGIME FORFETTARIO: CONVIENE LA FATTURA ELETTRONICA NEL 2022?

23 Feb 2022

Lo scorso dicembre il Consiglio Ue ha autorizzato l’Italia a proseguire fino al 2024 con l’applicazione della fatturazione elettronica, resa obbligatoria già da anni per imprese e partite Iva.
Oltre a questo sempre l’Europa ha consentito l’estensione dell’ambito di applicazione di questa misura contabile anche ai soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese, cioè i contribuenti in regime forfettario che prima erano invece esclusi.

Così la lotta a frodi ed evasione fiscale
Con l’obiettivo di potenziare la lotta alle frodi e l’evasione fiscale nel mondo imprenditoriale e professionale lo Stato italiano, con questi passaggi, per la prima volta ha posto le basi per poter uniformare e rendere uguale per quasi tutti il sistema di fatturazione delle operazioni di cessione dei beni e prestazione di servizi.
Ottenuta l’autorizzazione dall’Europa, è ora necessario un intervento legislativo italiano che recepisca l’indicazione e consenta l’abrogazione della norma vigente al momento, che esenta i “forfettari” dall’obbligo di fatturazione elettronica.
La chiusura del cerchio arriverà in questi primi mesi del 2022, probabilmente tramite la strada della “delega fiscale” o provvedimento similare, tenendo anche conto che, in accordo con lo Statuto del contribuente, «le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dall’adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti» (articolo 3 della legge 212 del 2000).

Fatturazione elettronica facoltativa
Nell’attesa di questi provvedimenti attuativi, la fatturazione elettronica per chi adotta il regime forfettario rimane solo una scelta facoltativa, non un obbligo come lo è per tutti gli altri soggetti. Chi vuole la usa, chi non vuole continua, per il momento, a emettere la fattura con le “vecchie” modalità ma deve rinunciare ad alcuni vantaggi contabili e fiscali riservati a chi passa al formato Xml.

I vantaggi contabili
Il primo, e forse più importante, motivo per scegliere di passare subito a un sistema di fatturazione in Xml con passaggio automatico dal Sistema di interscambio (Sdi) è quello di essere pronti e preparati da un punto di vista contabile al momento in cui l’obbligo verrà introdotto. Non si sa se sarà tra 1, 4 o 6 mesi ma se, come sembra, entrerà in vigore attorno alla metà del 2022, aver già adeguato le procedure amministrative consentirà di evitare il salto da una modalità di fatturazione all’altra in corso d’anno con il forte rischio di errori, problematiche operative o ritardi vari.
Oltre a questo spesso già da ora molti fornitori, soprattutto se sono soggetti di medio o grandi dimensioni con alti volumi di documentazione mensili, preferiscono potersi interfacciare con imprenditori e partite Iva che già adottano la fatturazione elettronica per poter meglio gestire il processo contabile e avere un unico canale di ricezione fatture.

I vantaggi fiscali
Oltre agli indubbi vantaggi contabili, la scelta di adottare la fatturazione elettronica, in questa fase in cui è solo facoltativa per chi è in regime forfettario, porta anche a un importante vantaggio fiscale: la riduzione dei termini di accertamento.
L’impiego di strumenti elettronici per gestire fatturazione, incassi e pagamenti è infatti stato incentivato ultimamente dal legislatore tributario perché, senza ombra di dubbio, aiuta a contrastare maggiormente l’evasione dell’Iva e di tutte le altre imposte legate ad attività imprenditoriali o professionali.
Se tutto è tracciato si può controllare meglio e più rapidamente e quindi è giusto premiare chi si adegua. Per questo motivo chi è nel regime forfettario e sceglie di documentare le operazioni con fattura elettronica e memorizzazione/invio telematico dei corrispettivi ha diritto a una riduzione di due anni dei termini di accertamento sia ai fini Iva sia ai fini dei redditi di impresa o di lavoro autonomo.
Per ottenere questo vantaggio fiscale è però necessario, oltre all’adozione della fatturazione elettronica, anche garantire la tracciabilità di tutti i pagamenti ricevuti ed effettuati per operazioni di ammontare superiore a 500 euro.
In sintesi per ottenere il regime premiale e vedersi ridurre i termini di accertamento bisogna sia emettere fattura in formato Xml inviandola al Sistema di interscambio (Sdi) sia gestire incassi e pagamenti solo con bonifici, carte di credito o altri strumenti tracciabili, dimenticando il contante.
Ricordiamo che in ogni caso è necessario ricordarsi di riportare in fattura il codice natura «N2.2», cioè indicare che si tratta di operazioni non soggette a Iva.

Come fare per emettere fattura elettronica
I contribuenti in regime forfettario che decidono di passare alla fatturazione elettronica possono scegliere di affidarsi ad Alpe Adria Imprese.
Desideri ricevere un preventivo per questo servizio? Non esitare a contattarci al n. 0422 815 544, saremo lieti di aiutarti.

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