Il Consiglio dei Ministri venerdì scorso ha approvato una serie di misure proposte dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per mitigare gli effetti economici derivanti dall’aumento dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici. Il Ministro Giovannini ha espresso la propria soddisfazione per l’importante serie di interventi che il Governo ha approvato a sostegno delle imprese in sofferenza, sia del settore autotrasporto sia di quello delle costruzioni, dimostrando forte attenzione alle difficoltà derivanti dall’ondata di aumenti eccezionali.
In particolare, per il sostegno al settore dell’autotrasporto si prevede:
l’istituzione di un fondo di 500 milioni;
– la riduzione delle accise sul gasolio per autotrazione;
– il rifinanziamento per il 2022 di ‘marebonus’ e ‘ferrobonus’ per complessivi 38,5 milioni di euro, in aggiunta alle risorse già previste. Si tratta di contributi per incentivare il trasporto delle merci via mare e attraverso le ferrovie togliendolo dalla strada e per favorire lo sviluppo dell’intermodalità;
– l’inserimento nei contratti di trasporto della clausola di adeguamento del corrispettivo per tenere conto dell’aumento dei prezzi del carburante. In particolare, nei contratti stipulati in forma scritta, deve essere prevista la clausola di adeguamento del corrispettivo qualora il prezzo del carburante registri una variazione di almeno il 2% del valore preso a riferimento al momento della stipula del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato. Per i contratti di trasporto merci conclusisi in forma non scritta si prevede che il corrispettivo venga determinato in base ai valori indicativi dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto pubblicati e aggiornati periodicamente dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili;
– ulteriori sostegni al settore con lo stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per l’anno 2022 al Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori che provvede, tra l’altro, a erogare alle imprese le risorse a titolo di riduzione compensata dei pedaggi autostradali e di ulteriori 5 milioni per la riduzione forfetaria delle spese non documentate;
– l’esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti. La misura comporta per il settore un risparmio complessivo di circa 1,4 milioni di euro e ne beneficeranno circa 3.114 imprese di autotrasporto merci.
Per quanto riguarda i contratti pubblici, gli interventi comprendono:
– la misura finalizzata a ottenere in tempi rapidi un anticipo del 50% delle compensazioni a cui l’impresa titolare di contratti pubblici ha diritto a causa dell’aumento del prezzo dei materiali. Questa anticipazione attinge all’apposito Fondo per l’adeguamento dei prezzi istituito presso il Mims nei limiti del 50% delle risorse disponibili e viene erogata nelle more dell’istruttoria delle istanze di compensazione. Il Fondo istituito con il decreto n.73/2021 con una dotazione di 200 milioni di euro è stato rifinanziato per ulteriori 150 milioni di euro per il primo semestre dell’anno in corso;
– la possibilità di sospendere o prorogare i contratti relativi agli appalti pubblici a causa della difficoltà di reperimento dei materiali e degli eccezionali aumenti dei prezzi dei prodotti energetici. Questa circostanza viene riconosciuta come “causa di forza maggiore” dal Responsabile unico del procedimento (Rup).
“Un risultato importante per un settore che rimane comunque tra i più penalizzati rispetto alla concorrenza europea” ha affermato il Segretario generale regionale di Casartigiani Veneto Andrea Prando.