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ACCONCIATORI SUL PIEDE DI GUERRA: «COSI’ SI UCCIDE L’INTERA CATEGORIA»

Riceviamo e trasmettiamo da Casartigiani

 

 

28 Apr 2020

Vincenzo Dal Zilio, responsabile veneto di estetisti e acconciatori per Casartigiani: «Il primo giugno in molti non riapriranno. Incomprensibile la scelta del Governo, con misure di sicurezza le nostre attività sono meno a rischio di altre».

«Tre mesi di chiusura forzata sono insostenibili per una categoria come la nostra fatta di piccoli artigiani, di attività a conduzione familiare, di affitti da pagare ogni mese, di bilanci che si reggono su equilibri spesso delicati». Vincenzo Dal Zilio, responsabile regionale per Casartigiani degli estetisti e acconciatori, attacca duramente la scelta di non consentire l’apertura fino al primo giugno.

«Noi stessi abbiamo suggerito le misure straordinarie con cui avremmo dovuto aprire: lavorare solo su appuntamento, con un cliente alla volta nel salone, oltre ovviamente all’utilizzo di mascherine, guanti, igienizzanti. Non si capisce perché potranno aprire negozi che faranno entrare decine di persone e noi no», aggiunge Dal Zilio. «Da settimane registro l’insofferenza e i timori di decine di parrucchieri ed estetiste. Alcuni di loro non ce la faranno a riaprire. In queste ore ci stiamo confrontando con le altre associazioni artigiane per intervenire insieme, e ottenere che venga sanata questa incomprensibile disparità di trattamento», conclude Dal Zilio.

 

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