Una piattaforma digitale, dedicata agli Sportelli unici per le attività produttive e dell’edilizia, unica per tutti i Comuni italiani.
Se ne parla da tanti anni, e farebbe risparmiare tanto tempo e lavoro ai tecnici che lavorano in questi ambiti. Invece è ancora un progetto tutto da realizzare.
Per arrivare alla completa digitalizzazione e interoperabilità degli sportelli e alla semplificazione delle procedure, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nei giorni scorsi il dipartimento della Funzione pubblica ha avviato una prima indagine per conoscere e mappare la situazione in tutto il Paese.
Tutti i Comuni italiani hanno ricevuto dal Ministero dell’Anci una nota che li invita a partecipare al grande piano di raccolta di informazioni per rilevare il livello reale di digitalizzazione nelle Pa titolari degli Sportelli unici.
A ciascun Comune verrà richiesto di procedere, mediante una piattaforma online appositamente realizzata, alla compilazione di un questionario per il quale saranno fornite puntuali istruzioni relativamente all’accesso e alla compilazione.
Il piano – ribadisce il Dipartimento – produrrà grandi benefici a partire dalla significativa riduzione dei tempi di completamento dei procedimenti amministrativi e degli oneri per gli utenti, ma anche per i Comuni stessi in termini di facilitazione dei processi gestionali.
“Più informazioni verranno raccolte sulla piattaforma – si legge nella nota inviata ai Comuni -, maggiore sarà la capacità di rispondere con azioni progettuali specifiche alle necessità dei Comuni e più sarà soddisfacente ed efficace la risposta a cittadini e imprese. Per questo confidiamo nella massima collaborazione da parte di tutti. Non c’è vera digitalizzazione senza il coinvolgimento del capitale umano pubblico”.
Ricordiamo che un’operazione simile ma molto più ambiziosa è stata intrapresa sei mesi fa: a febbraio il Ministro per la pubblica amministrazione lanciò la consultazione pubblica “Facciamo semplice l’Italia. Le tue idee per una PA amica”, aperta fino al 18 maggio 2022, per chiedere a cittadini, imprese, professionisti, associazioni e terzo settore, dipendenti pubblici e amministrazioni di segnalare 600 procedure amministrative da semplificare, reingegnerizzare e digitalizzare entro il 2026.
L’obiettivo era quello di raccogliere le segnalazioni sugli ostacoli più frequenti nei rapporti con le amministrazioni pubbliche nei diversi ambiti, dall’edilizia all’ambiente, dal lavoro al sociale, identificando i problemi più ricorrenti, come tempi d’attesa eccessivi, costi ripetuti, richieste inutili di documenti cartacei.
La consultazione ha prodotto un documento che illustra le procedure più complicate e ‘irritanti’ nei settori dell’edilizia e dell’urbanistica.