Nell’avvicinarsi della data di avvio per la presentazione delle domande, prevista per le ore 12.00 di domani ci pregiamo ricordare che il decreto Aiuti, convertito nella Legge n. 91 del 15.07.2022, per far fronte alle ripercussioni economiche negative che molte imprese nazionali stanno subendo, derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina, e che si sono tradotte in perdite di fatturato derivanti:
• dalla contrazione della domanda,
• dall’interruzione di contratti e progetti esistenti,
• e dalla crisi nelle catene di approvvigionamento,
ha istituito per l’anno 2022, un Fondo con una dotazione di 130 milioni di euro per l’erogazione di contributi a fondo perduto a beneficio delle suddette imprese.
Vediamo cosa prevede la misura agevolativa in questione.
Contributo imprese danneggiate dalla crisi Ucraina: i beneficiari
Destinatarie del fondo, sono le piccole e medie imprese, diverse da quelle agricole, come definite dalla raccomandazione n. 2003/361/CE della Commissione europea, che presentano, cumulativamente, i seguenti requisiti:
• hanno realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi, ivi compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con:
o l’Ucraina,
o la Federazione russa,
o e la Repubblica di Bielorussia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;
• hanno sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati nel corso dell’ultimo trimestre antecedente al 18.05.2022 (data di entrata in vigore del decreto-legge n. 50/2022) incrementato almeno del 30% rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019 ovvero, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021;
• hanno subìto nel corso del trimestre antecedente al 18.05.2022 (data di entrata in vigore del decreto-legge n. 50/2022) un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019. Ai fini della quantificazione della riduzione del fatturato rilevano:
o i corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa;
o i corrispettivi delle cessioni di materie prime e sussidiarie, di semilavorati e di altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione.
Le modalità attuative per la presentazione della domanda di accesso al contributo a fondo perduto sono state determinate dal decreto del Ministero dello Sviluppo economico pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 31 ottobre.
Contributo imprese danneggiate dalla crisi Ucraina: come presentare la domanda
La domanda può essere presentata solo attraverso la piattaforma on line dedicata ed entro il termine di scadenza del 30 novembre 2022.
L’accesso alla procedura informatica avviene mediante l’identificazione e l’autenticazione tramite SPID o Carta nazionale dei servizi o Carta di identità elettronica ed è riservato ai soggetti rappresentanti legali dell’impresa richiedente, come risultanti dal certificato camerale della medesima impresa.
Il rappresentante legale dell’impresa, previo accesso alla procedura, può conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione digitale e la presentazione dell’istanza medesima.
L’ordine temporale di presentazione delle domane non determina alcun vantaggio né penalizzazione nell’ iter di trattamento delle stesse.
Contributo imprese danneggiate dalla crisi Ucraina: misura dell’agevolazione
Le risorse del fondo sono ripartite tra le imprese aventi diritto, riconoscendo a ciascuna di esse un importo calcolato applicando una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre anteriore alla data di entrata in vigore del presente decreto e l’ammontare dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019, determinata come segue:
• 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro;
• 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro.
Per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020 il periodo di imposta di riferimento è quello relativo all’anno 2021.
I contributi non possono comunque superare l’ammontare massimo di 400.000,00 euro per singolo beneficiario, e sono attribuiti nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea 2022/C131 I/01, recante «Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina».
È escluso il cumulo con i benefici a favore di imprese esportatrici, di cui all’articolo 29 del presente decreto.