Il Consiglio dei Ministri ieri ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).
Per le misure contenute nella manovra di bilancio è stato quantificato un fabbisogno di 35 miliardi di euro, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.
Altre risorse sono stanziate per interventi di:
– riduzione del cuneo fiscale e dell’Iva su alcuni prodotti,
– aumento dell’assegno unico per le famiglie,
– agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza,
– proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i giovani.
In materia fiscale, è stato deciso di estendere la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva e di ampliare le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del COVID-19 e dell’impennata dei costi energetici.
Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di “opzione donna” rivisitata e “Ape sociale”, si attua l’indicizzazione delle pensioni al 120% e si introduce per l’anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi decide di restare al lavoro.
Misure contro il caro energia
Le risorse destinate alle misure contro caro energia per i primi tre mesi del 2023 che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese allargando anche la platea dei beneficiari ammontano a oltre 21 miliardi di euro. Nel dettaglio, confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
Per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, stanziati circa 3,1 miliardi.
Pacchetto famiglia
Per le famiglie più fragili è stato confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
Il decreto prevede inoltre:
– la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile;
– l’istituzione di un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” (una sorta di “buoni spesa”) per redditi fino a 15mila euro gestita dai comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità, da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari;
– la maggiorazione per il 2023 del 50% per il primo anno dell’assegno unico per le famiglie con 3 o più figli (610 milioni), e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato l’assegno per i disabili;
– la detassazione per i dipendenti con aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro;
– agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza;
– proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36;
– introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.
Scuole
Per le scuole paritarie è previsto il ripristino del contributo (70 mln) e il trasporto disabili (24 mln).
Pensioni
In materia di pensioni il decreto prevede:
– l’avvio di un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro decontribuzione del 10%;
– la proroga per il 2023 di Opzione donna con modifiche: in pensione a 58 anni con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi;
– la conferma dell’Ape sociale per i lavori usuranti.
Reddito di cittadinanza
Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno 6 mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.
Tetto al contante
Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.
Imprese
Il decreto prevede in favore delle imprese:
– la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate;
– il rifinanziamento del fondo per 1 miliardo per il 2023 che garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro);
– la proroga del bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa).
Riattivazione società Ponte Stretto
Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione.
Ricordiamo che per l’entrata in vigore la Manovra dovrà transitare per l’approvazione delle sedi competenti e successivamente essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale.