In aggiunta a quanto anticipato la scorsa settimana informiamo la gentile clientela circa gli imminenti periodi di chiusura dei nostri uffici: – la sede di Oderzo sarà chiusa solo venerdì 23 dicembre 2022 e venerdì 30 dicembre 2022; -le sedi di San Biagio di Callalta, Treviso e Paese: da venerdì 23 dicembre 2022 a venerdì 30 dicembre 2022, compresi; -sede di Motta di Livenza: da venerdì 23 dicembre 2022 a giovedì 05 gennaio 2023.Per qualsiasi necessità doveste avere nel periodo di chiusura delle sedi periferiche è sempre possibile fare riferimento alla sede di Oderzo.
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Qualora ciò non Vi fosse possibile Vi preghiamo di compilare il NUOVO modello UNIFICATO URG (consultabile cliccando sul link sottostante).
Nuovo Modello Uniurg
N.B. La procedura è cambiata e dallo scorso 6 aprile prevede che il modello UNIFICATO URG non venga più spedito via fax al Ministero delle politiche sociali!
La nuova applicazione raggiungibile all’indirizzo https://couniurg.lavoro.gov.it/ sostituisce lo strumento del Fax Service, fino ad ora utilizzato per adempiere all’obbligo della comunicazione di assunzione nei casi di indisponibilità del sistema informatico abitualmente utilizzato per l’invio delle comunicazioni obbligatorie.
Per agevolare la compilazione del nuovo modello UNIURG abbiamo reso disponibili, cliccando sul link collegato, le istruzioni
Una volta trasmesso il modello Vi chiediamo di farlo pervenire ai nostri uffici (anche a mezzo fax) per poter procedere all’invio telematico della pratica di assunzione.
In caso di INFORTUNIO/MALATTIA professionale nelle giornate di chiusura dei nostri uffici è necessario compilare la denuncia infortunio cartacea disponibile nel link sottostante, con le relative istruzioni ed inviarla esclusivamente tramite PEC alla sede Inail competente entro 48 ore dall’evento (o entro 24 ore in caso di decesso) allegando copia del relativo certificato di infortunio ed indicando che gli uffici di Alpe Adria Imprese sono chiusi per ferie:
TREVISO: treviso@postacert.inail.it
VENEZIA: veneziaterraferma@postacert.inail.it
CONEGLIANO: conegliano@postacert.inail.it
SAN DONA’ DI PIAVE: sandona@postacert.inail.it
PORDENONE: pordenone@postacert.inail.it
Modello Denuncia infortuni
Istruzioni denuncia infortuni
Vi chiediamo altresì di produrci copia cartacea del documento trasmesso all’Istituto
a mezzo mail all’indirizzo: info@alpeadriaimprese.it
oppure tramite fax al n.: 0422 710484.
Il decreto Fisco Lavoro n. 146/2021 del 21.10.2021 ha modificato l’art. 26 del DL 18/2020 in tema di tutele per la quarantena da Covid-19, con lo stanziamento di nuovi fondi per 976,7 milioni di euro per:
1. la copertura dell’indennità di malattia per periodi di quarantena la quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria dei lavoratori del settore privato, imposti dalle ASL fino al 31.12.2021
2. per il riconoscimento dell’indennità di ricovero ospedaliero per i periodi di assenza di lavoratori “cd. Fragili” ovvero dipendenti pubblici e privati in situazioni di:
• disabilità con connotazione di gravità o
• rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita.
Il problema della mancanza di fondi per i periodi di quarantena obbligatoria era stato evidenziato, oltre che dalle categorie di lavoratori interessati anche dall’Inps con un messaggio dello scorso agosto.
Con il Messaggio n. 4027 del 18 novembre 2021 Inps da ora il via alle procedure di indennizzo sottolineando che le pratiche saranno gestite dalle sedi territoriali in base all’ordine cronologico degli eventi. L’istituto precisa che gli eventi indennizzabili sono quelli:
• contrassegnati dal codice V07 assegnato dal medico Inps e
• con almeno un giorno ricadente nel periodo decorrente dal 1° gennaio 2021.
Nessun chiarimento ancora, invece, sulla gestione del rimborso forfettario di 600 euro dell’onere annuale della malattia-quarantena previsto, per gli eventi verificatisi dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021, a carico dei datori di lavoro che non versano i contributi per malattia. Il rimborso riguarda gli oneri sostenuti per ogni lavoratore che non ha potuto svolgere la prestazione lavorativa in smart working.
Il decreto prevedeva che il rimborso venisse erogato dall’INPS, per un importo massimo pari a euro 600,00 per lavoratore, previa presentazione da parte del datore di lavoro di domanda telematica, ma si attendono ancora le istruzioni operative dall’Istituto per cui il rimborso non è di fatto operativo.