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PAGAMENTI POS: TAVOLO TECNICO MEF PER RIDURRE I COSTI PER ESERCENTI

07 Mar 2023

La scorsa settimana, attraverso un decreto del Mef, come previsto dalla legge di Bilancio 2023, è stato istituito il tavolo tecnico per individuare soluzioni per contenere i costi delle transazioni elettroniche, tra i quali i pagamenti attraverso i Pos.
In particolare, la Legge di Bilancio, prevede l’adozione, da parte del Ministro dell’economia e delle finanze, di un decreto volto a istituire un tavolo permanente fra le categorie interessate preordinato a valutare soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche di valore fino a 30 euro a carico degli esercenti attività di impresa, arti o professioni che presentino ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro
Come da Decreto, il Tavolo è presieduto dal Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del Ministero e ove ritenuto necessario per il raggiungimento delle finalità in oggetto, il MEF invita a partecipare ai lavori del tavolo anche:
• i prestatori di servizi di pagamento,
• i gestori di circuiti e schemi di pagamento,
• nonché le relative associazioni di categoria.
Ai lavori del tavolo, valutata anche la rappresentanza degli interessi coinvolti, nonché, in qualità di uditori possono essere invitati anche ulteriori associazioni rappresentative degli esercenti e i rappresentanti di altre amministrazioni o autorità.
La Legge di Bilancio ha stabilito anche che, ove il tavolo istituito ai sensi del comma 386 non giunga alla definizione di un livello dei costi equo e trasparente entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero in caso di mancata applicazione delle condizioni e delle commissioni fissate ai sensi dell’accordo definito, è dovuto da parte dei prestatori di servizi di pagamento e dei gestori di circuiti e di schemi di pagamento, per l’anno 2023, un contributo straordinario pari al 50% degli utili, al netto degli oneri fiscali, derivanti dalle commissioni e da altri proventi per le transazioni inferiori al limite di valore di 30 euro ovvero al diverso limite di valore individuato in sede convenzionale ai sensi dei commi 385 e 386 sulla base di criteri di proporzionalità rispetto all’ammontare della transazione.
Il contributo è riversato ad apposito fondo destinato a misure dirette a contenere l’incidenza dei costi a carico degli esercenti attività di impresa, arti o professioni.

 

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