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ACCOGLIENZA PROFUGHI – CONTRIBUTI E RIMBORSI: COME FUNZIONA

05 Apr 2022

Partono le procedure ufficiali per l’accoglienza dei profughi ucraini già presenti in Italia e per i numerosi altri in arrivo.
Sono previsti rimborsi per le associazioni che organizzano l’accoglienza e anche bonus diretti ai profughi che sono/saranno ospitati presso parenti e famiglie amiche.
Il Governo ha emanato due DPCM, già pubblicati in Gazzetta Ufficiale con ulteriori risorse per 42 milioni di euro, rispetto ai circa 350 milioni già stanziati nel decreto Ucraina n. 21/2022.
Si attendono ora provvedimenti attuativi dal Dipartimento della Protezione civile che è stato incaricato della gestione dell’emergenza, con le procedure operative per la gestione delle richieste da parte di enti e cittadini e la piattaforma digitale ad hoc attraverso la quale si potranno inviare le domande.
Saranno tre le modalità di accoglienza:
1. nei centri CAS (Centri accoglienza straordinaria) e SAI (sistema di accoglienza e integrazione) del Ministero dell’Interno, e degli enti locali, per i quali sono stanziati 33 euro a persona al giorno;
2. con OSPITALITA’ DIFFUSA gestita da enti e associazioni del terzo settore, sempre con rimborso di 33 euro al giorno per ogni profugo ospitato;
3. con SISTEMAZIONE AUTONOMA dei profughi presso parenti ed amici : previsto un rimborso diretto mensile a persona di 300 euro/150 per i bambini
In attesa dei nuovi specifici provvedimenti in arrivo, vediamo nei prossimi paragrafi più in dettaglio le novità.

1) Accoglienza profughi; i posti a disposizione, rimborsi e bonus
I centri CAS e SAI sono le strutture “ordinarie” del Ministero dell’Interno per l’accoglienza dei migranti. Il numero di posti disponibili in queste strutture è stato elevato a 16.500 unità per consentire l’ospitalità alla popolazione ucraina in fuga. Le strutture del CAS sono individuate dalle Prefetture, mentre il sistema SAI è costituito dalla rete degli enti locali che con il supporto delle realtà del terzo settore garantiscono interventi di accoglienza integrata. Le strutture sono sia quelle pubbliche già in uso, che strutture private (appartamenti hotel in convenzione).
Ulteriori 15mila posti potranno essere utilizzati tramite l’ospitalità diffusa con gestione diretta di enti ed associazioni del terzo settore che possano offrire gli stessi servizi del sistema CAS e SAI. Per questi due canali sono a disposizione le risorse per rimborsare a enti e associazioni del terzo settore un importo di 33 euro al giorno per ogni profugo ospitato.
Il dipartimento della protezione civile stima inoltre di poter finanziare la sistemazione autonoma a circa 60 mila cittadini ucraini, presso amici e parenti. In questo caso è previsto un contributo economico diretto per le spese di prima necessità pari a 300 euro mensili per gli adulti e 150 per i minori. Il contributo è erogato per un massimo di 90 giorni, a decorrere dalla data di presentazione della richiesta di protezione temporanea (vedi sotto).

2) Le procedure per enti, associazioni e privati cittadini
Ospitalità tramite enti
Gli enti dovranno fare richiesta alla protezione civile e siglare una convenzione. Per questo è in fase di predisposizione un provvedimento apposito che definirà le modalità e le scadenze per l’invio delle manifestazioni di interesse.
Il contributo economico copre sia le spese organizzative dell’ente-associazione, che una quota per il profugo, che un eventuale rimborso alla famiglia ospitante che si sia messa a disposizione dell’associazione.
Il provvedimento dovrebbe prevedere anche la designazione di tutor che assistano i rifugiati, come mediatori culturali ma anche tecnici in materia legale, sanitaria, scolastica.

Ospitalità presso amici
Per quanto riguarda invece la sistemazione autonoma i profughi ucraini dovranno richiedere il contributo su una piattaforma online che sarà resa disponibile a breve sul sito della protezione civile.
Il dipartimento deve ancora individuare il soggetto che erogherà direttamente il contributo agli interessati, anche in contanti (potrebbe trattarsi di Poste Italiane) per coloro che non hanno un conto corrente in Italia.
ATTENZIONE! Alle famiglie ospitanti in questo caso non spettano contributi economici.

3) Protezione temporanea per i profughi ucraini
Il Governo ha messo a punto anche un DPCM, attuativo della decisione europea 384/2022, che prevede un permesso di soggiorno speciale, della durata di 12 mesi prorogabile per altri 6, definito di protezione temporanea per i profughi ucraini.
Si tratta di una forma di tutela diversa dalla protezione internazionale.
Nello specifico questa forma di permesso è applicabile:
• ai cittadini ucraini residenti in patria prima del 24 febbraio 2022;
• ai cittadini di paesi terzi o apolidi che già beneficiavano della protezione internazionale o equivalente, o un permesso di soggiorno in Ucraina alla stessa data;
• ai familiari dei soggetti sopraindicati.
Va richiesto agli uffici immigrazione delle Questure e viene rilasciato in formato elettronico a titolo gratuito.

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