Con l’avviso pubblico Isi Agricoltura 2019-2020, l’Inail mette a disposizione 65 milioni di euro a fondo perduto – 20 dei quali finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nelle micro e piccole imprese del settore agricolo. L’avviso è stato predisposto dall’Istituto dopo l’emanazione del Decreto Rilancio dello scorso 19 maggio, che all’articolo 95 ha previsto la revoca del bando Isi 2019, destinando i fondi stanziati per i primi quattro dei suoi cinque assi di finanziamento alla promozione di interventi straordinari per il contrasto del nuovo Coronavirus nei luoghi di lavoro.
La perdita di controllo di una macchina è la causa principale del 25% degli infortuni.
Come emerge dai dati Inail relativi al quinquennio 2014-2018, la “perdita di controllo totale o parziale di una macchina” è la causa principale di circa un quarto degli infortuni accertati in occasione di lavoro nel settore agricolo. Rispetto alle altre gestioni assicurative, inoltre, l’agricoltura negli ultimi anni si è contraddistinta per una crescita più consistente delle malattie professionali denunciate all’Istituto, che interessano soprattutto il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, come dorsopatie e tendiniti.
Lo stanziamento suddiviso in budget regionali e ripartito in due assi di finanziamento.
I criteri del nuovo avviso, approvati il 25 giugno dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, ricalcano quelli previsti dal bando Isi 2019, con riferimento alle iniziative dedicate all’agricoltura. Lo stanziamento di 65 milioni di euro, in particolare, è suddiviso in budget regionali e ripartito in due assi di finanziamento. Il primo, pari a 53 milioni di euro, è destinato alla generalità delle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli. I 12 milioni del secondo, invece, sono riservati ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria.
Il contributo può arrivare fino a 60mila euro.
Il contributo in conto capitale per ogni progetto ammesso al finanziamento, calcolato sulle spese sostenute al netto dell’Iva, è pari al 40% per la generalità delle imprese agricole e al 50% per i giovani agricoltori, tra un minimo di mille e un massimo di 60mila euro, ed è cumulabile con i benefici concessi per far fronte all’emergenza sanitaria ed economica da Covid-19. Ciascun intervento può prevedere al massimo l’acquisto di due mezzi agricoli e/o forestali in una delle seguenti combinazioni: un trattore e una macchina dotata o meno di motore proprio, due macchine, di cui una sola dotata di motore, o due macchine senza motore.
Requisiti e fattori di rischio.
Per essere finanziabile, ogni mezzo deve soddisfare i requisiti di una delle due misure previste dal bando, che puntano rispettivamente al miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell’azienda e all’abbattimento delle emissioni inquinanti, e assicurare il miglioramento rispetto a uno dei tre fattori di rischio: quello infortunistico legato all’utilizzo di mezzi obsoleti, il rischio rumore e quello legato allo svolgimento di operazioni manuali. Il punteggio attribuito è determinato dal tipo di intervento previsto, dalle soluzioni tecniche adottate e dal livello di condivisione con le parti sociali.
Confermata la possibilità di caricare la documentazione tecnica in formato digitale.
Tra le misure introdotte nelle ultime edizioni del bando Isi per aumentare la partecipazioni delle imprese, definire in modo sempre più puntuale gli interventi finanziabili e rendere più celeri le procedure di erogazione dei fondi, nella fase di invio della documentazione per il perfezionamento delle domande ammesse al contributo, il nuovo bando conferma la possibilità di caricare sul portale dell’Istituto la perizia del tecnico incaricato della progettazione nel formato di documento informatico firmato digitalmente (Pades o Cades).
Azzerati i residui dovuti alla differenza tra risorse stanziate e assegnate.
Il nuovo avviso pubblico ripropone, inoltre, la soluzione, adottata a partire dall’edizione 2017 del bando Isi, che prevede la redistribuzione delle risorse economiche rimaste inutilizzate nella fase di assegnazione, azzerando quasi totalmente i residui dovuti alla differenza tra i fondi stanziati e quelli effettivamente assegnati alle aziende.
La prima fase si concluderà il 24 settembre.
La presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti avverrà in modalità telematica, attraverso una procedura “valutativa a sportello” articolata in tre fasi. La prima, dedicata all’inserimento online dei progetti, prenderà il via il 15 luglio e si concluderà il 24 settembre.