Con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi, l’Unione Nazionale delle Associazioni di Autotrasporto merci, pone all’attenzione del Governo l’allarme dell’intera categoria in merito al perdurare delle gravi difficoltà che ormai da giorni ostacolano l’attraversamento dell’asse del Brennero.
“L’assurda vessazione a cui le imprese di autotrasporto italiane sono soggette da settimane, sta compromettendo l’operato di un settore di importanza, ora più che mai, strategica. …Il disagio continuo e sfibrante che le nostre imprese si trovano a vivere nuoce irrimediabilmente all’intero sistema produttivo nazionale…Per di più, dal 23 di febbraio, l’applicazione di una tariffa di 40 euro per l’erogazione dei test anti-Covid presso l’autoporto Sadobre di Campo di Trens, ha di fatto trasformato questo adempimento sanitario in un’ulteriore gabella che grava sui bilanci delle nostre imprese”. Sono questi i passaggi iniziali della lettera che evidenziano la gravissima situazione che si sta verificando al Brennero per gli autotrasportatori.
La lettera prosegue: “Dal 14 febbraio scorso, a seguito del diffondersi della variante brasiliana del Covid nel Tirolo, è stato introdotto l’obbligo, per gli autotrasportatori italiani diretti in Germania, di sottoporsi al test antigenico o molecolare per poter attraversare la frontiera austriaca. Tale imposizione è scaturita da un’iniziativa presa dalle autorità tedesche e austriache in modo del tutto estemporaneo, senza concertazione né coordinamento con le omologhe istituzioni italiane, o con i rappresentanti delle categorie interessate dalle restrizioni.” E in conclusione: “Non disconosciamo le ragioni sanitarie che motivano le restrizioni agli spostamenti imposte dai Governi austriaco e tedesco…non possiamo fare a meno di domandarci, infine, cosa trattenga il Governo italiano dall’adottare misure precauzionali analoghe nei confronti degli autotrasportatori provenienti da Austria e Germania, se davvero le ragioni sanitarie addotte sussistono”.