La Provincia di Treviso, promuove un’azione finalizzata alla riduzione delle emissioni climalteranti, alla valorizzazione delle risorse energetiche disponibili localmente e al miglioramento delle condizioni ambientali.
Possono presentare la domanda per l’accesso ai contributi previsti dal bando in oggetto per la sostituzione di impianti datati i proprietari o titolari di un diritto reale (usufruttuari, locatari con contratto di locazione regolarmente registrato) dell’immobile ove ha sede l’impianto da sostituire.
Interventi ammessi al contributo
Gli interventi devono essere effettuati e fatturati successivamente al 01/01/2023.
L’immobile deve essere esclusivamente a uso residenziale e ubicato nel territorio della Provincia di Treviso.
Sono ammessi a contributo i seguenti interventi:
generatore da sostituire:
sistemi di climatizzazione fissi monoblocco o multisplit
nuovo generatore da installare
climatizzatori aria-aria mono o multisplit con inverter oppure sistemi a pompa di calore
aria – acqua
acqua – acqua
generatore da sostituire:
scaldacqua esistenti
nuovo generatore da installare
sistemi a pompa di calore
aria acqua
acqua – acqua
generatore da sostituire:
impianti riscaldamento a biomassa di classe inferiore o uguale a 3 stelle ai sensi del D.M. n. 186/2017 o alimentati a gasolio
nuovo generatore da installare
sistemi a pompa di calore
aria – acqua
acqua – acqua
Gli impianti esistenti devono risultare iscritti nel catasto regionale impianti termici CIRCE in edifici a uso residenziale (ad esclusione della tipologia scaldacqua).
I nuovi apparecchi installati dovranno essere di nuova fabbricazione e rispettare i seguenti requisiti:
condizionatori
di classe A+ o superiore, con fluido refrigerante avente un GWP (Global Warming Potential) inferiore a 750, sulla base della quarta relazione di valutazione adottata dal gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC).
sistemi a pompa di calore ad alta efficienza di classe A+ o superiore in riscaldamento e classe A o superiore in produzione di acqua calda sanitaria, anche con sistemi geotermici a bassa entalpia, ai sensi del Regolamento Ecodesign e dell’Energy Labelling attualmente in vigore, con fluido refrigerante con un GWP (Global Warming Potential) inferiore a 750, sulla base della quarta relazione di valutazione adottata dal gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC).
Nel caso di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, deve essere garantito un valore COP maggiore o uguale a 2,6 ai sensi della norma UNI EN 16147.
Sarà consentita una domanda per unità abitativa e per un impianto di climatizzazione o riscaldamento esistente.
L’intervento di sostituzione del sistema di climatizzazione, compreso il recupero del refrigerante contenuto nell’apparecchiatura sostituita e lo smaltimento del generatore dismesso, devono essere effettuati secondo la regola d’arte e la normativa vigente, esclusivamente da operatore qualificato iscritto alla Camera di Commercio in possesso delle certificazioni previste da normativa (patentino F-gas e certificazione impresa, iscrizione all’albo Gestori Ambientali).
In conformità a quanto previsto dal Regolamento Europeo 1005/2009 e dal Regolamento Europeo n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra, tutti i gas frigorigeni contenuti nella apparecchiature di condizionamento devono essere recuperati prima dello smaltellamento del generatore e sono da considerarsi rifiuti speciali pericolosi. Possono effettuare la raccolta, il riciclo e lo smaltimento le aziende appositamente autorizzate e iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
Gli apparecchi dismessi sono da considerarsi anch’essi rifiuti RAEE e come tali devono essere gestiti ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e delle normative specifiche, anche a seconda della pericolosità delle sostanze in esso contenute.
Il contributo è cumulabile con l’incentivo Bonus Casa 50%, fino al raggiungimento del 100% della spesa effettivamente sostenuta.
Il contributo non è cumulabile con l’Ecobonus 65%, il Conto Termico, il Superbonus o con altri contributi pubblici di enti locali per lo stesso impianto. Non sarà possibile presentare domanda di contributo presso più enti locali.
Entità del contributo e risorse finanziarie
L’incentivo è pari al 30% della spesa sostenuta IVA compresa. L’incentivo è pari al 50% della spesa sostenuta per i richiedenti di età > 75 anni al momento della domanda o chi possiede un ISEE < € 20.000 o chi installa generatori con refrigeranti aventi un GWP pari o inferiore a 150.
Per chi usufruisce dello sconto in fattura, il contributo è del 70% dell’importo risultante in fattura dopo lo sconto effettuato.
Le spese ammissibili sono riferibili a tutti gli interventi necessari per la sostituzione del vecchio impianto e per l’installazione di quello nuovo:
– smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione o produzione di acqua calda esistente, compreso il recupero del gas refrigerante residuo;
– fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con il nuovo generatore.
– eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di accumulo, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione.
– prestazioni professionali (produzione della documentazione tecnica necessaria, direzione dei lavori etc.).
Presentazione delle domande
La domanda dovrà essere inviata alla Provincia a decorrere dalla data di pubblicazione del bando fino alla data del 31/10/2023 e pervenire con determinate modalità.
Criteri di assegnazione e di erogazione dei contributi
La Provincia di Treviso valuterà le richieste pervenute rispettando l’ordine cronologico di protocollazione fino ad esaurimento dei fondi stanziati.
L’erogazione del contributo sarà effettuato tramite bonifico su conto corrente intestato al richiedente il contributo stesso.
Le domande pervenute in tempo utile e in possesso dei requisiti richiesti, per le quali non siano disponibili le somme necessarie saranno ammesse con riserva e tenute in considerazione nell’eventualità di successive integrazione di fondi.
La Provincia di Treviso, qualora si rendesse necessario, si riserva di richiedere, ai sensi della Legge 241/90, chiarimenti, integrazioni, approfondimenti o rettifiche della documentazione prodotta. La trasmissione di quanto richiesto dovrà avvenire entro 30 giorni, dalla data di ricezione della richiesta di cui al punto precedente; diversamente la pratica sarà considerata improcedibile e si procederà ad archiviazione di tutti gli atti.
Una volta accertata la corrispondenza dei requisiti a quelli richiesti dal presente bando, la Provincia procederà alla formazione degli elenchi degli ammessi e alla contestuale liquidazione del contributo.
Non saranno inviate comunicazioni direttamente ai singoli beneficiari dei contributi. Solo in caso di successivo incremento della dotazione finanziaria del bando, si darà comunicazione personale agli ulteriori cittadini ammessi.
Invitiamo chiunque desiderasse ricevere maggiori informazioni in merito a quanto sopraesposto a contattare i nostri uffici al n. 0422 815 544, interno n.3.