La possibilità di sospendere gli ammortamenti sul bilancio civilistico è nata come misura di contenimento delle conseguenze derivanti dall’emergenza sanitaria e dalle misure di contrasto adottate.
La misura, promulgata con il DL 104/2020, il cosiddetto Decreto Agosto, in origine era limitata al solo esercizio 2020 e assumeva la forma di norma in deroga con l’obiettivo di limitare l’impatto della contingenza sui bilanci civilistici.
La norma è stata riproposta per il 2021, prima in una forma più limitata in sede di Legge di Bilancio 2022, e poi in versione estesa e generalizzata con il Decreto Milleproroghe 2022.
Dopo appena un mese dall’ultima modifica normativa, l’articolo 5-bis del DL 4/2022, in sede di conversione, estende la possibilità generalizzata di sospendere gli ammortamenti anche all’esercizio 2022, senza ulteriori limitazioni.
Anche sul bilancio 2022 sarà quindi possibile sospendere gli ammortamenti, a prescindere dal comportamento precedentemente attuato dall’impresa (sono esclusi dal perimetro normativo coloro che redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali).
Tuttavia, l’impresa dovrà tenere presente che la possibilità di sospendere gli ammortamenti è generalizzata ma non è libera: colui che redige il bilancio dovrà indicare analiticamente la sospensione effettuata in Nota integrativa, motivando le ragioni che l’hanno indotto ad avvalersi della deroga, e il relativo impatto economico e patrimoniale.
La sospensione degli ammortamenti sul bilancio 2022, rispetto a quella prevista per gli anni 2020 e 2021, si può differenziare proprio per il tenore delle ragionevoli motivazioni che possono essere alla base della scelta effettuata dall’impresa.