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BOLLETTE DI GUERRA.
Riceviamo e trasmettiamo da Casartigiani Veneto

23 Mar 2022

“È una dotazione importante ma al di sotto delle aspettative” ha dichiarato Franco Storer Presidente di Casartigiani Veneto. “Per rimanere “produttivi” serve ben altro. Dopo il Covid e la Guerra anche il nostro Peese non sarà più lo stesso. La politica si adegui ai tempi e adegui i suoi standard legislativi alla realtà. Via la burocrazia che ha bloccato lo sviluppo energetico e via l’oppressione fiscale che non permette alle aziende una visione sul futuro”

E’ 4,4 miliardi la dotazione finanziaria di quello che è stato definito il tanto atteso “decreto Ucraina”, approvato dal Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di difendere il potere di acquisto delle famiglie e il tessuto imprenditoriale, soprattutto quello più esposto con le nazioni in guerra. Gran parte delle risorse arriva con una tassazione del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche. Il “menu” del provvedimento prevede:
• taglio di 25 centesimi delle accise sulla benzina fino ad aprile;
• bonus sociale allargato a 5,2 milioni di famiglie, che pagheranno luce e gas come l’estate scorsa;
• bollette a rate e crediti d’imposta per le imprese;
• golden power rafforzato.

Per abbassare il costo alla pompa di benzina, diesel e Gpl è stato approvato un decreto ministeriale che attiva il meccanismo dell’accisa mobile: se i prezzi aumentano, i maggiori incassi Iva si possono utilizzare per abbattere le accise. Il taglio adottato è di 25 centesimi, che sarà applicato fino alla fine di aprile. Nel frattempo sarà monitorato il mercato e se serve, ha assicurato il titolare del Mite Roberto Cingolani, si interverrà ancora “in tempo reale”.

Per contenere i rincari di luce e gas, oltre all’aumento del tetto Isee del bonus sociale per le famiglie (che passa da 8mila a 12mila euro), si consente alle imprese di rateizzare in 24 mesi i consumi di maggio e giugno e di ricorrere al credito d’imposta per l’acquisto di energia anche per il secondo trimestre. Per proteggere l’occupazione il decreto stanzia poi 150 milioni per finanziare la Cig in deroga per le industrie in difficoltà che abbiano finito gli ammortizzatori ordinari e arrivano la diminuzione dei pedaggi per l’autotrasporto (per 20 milioni) e 195 milioni per il sostegno di pesca e agricoltura.

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