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BONUS ACQUA POTABILE 2023 C’E’ TEMPO FINO AL 28 FEBBRAIO PER INVIARE IL MODELLO

06 Feb 2024

C’è tempo fino al 28 febbraio per inviare il modello per il bonus acqua potabile per le spese sostenute dal 1 al 31 dicembre 2023.
Il bonus è stato esteso al 31.12.2023.

Bonus acqua potabile: che cos’è
Con lo scopo di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica il bonus acqua potabile prevede un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:
• filtraggio;
• mineralizzazione;
• raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare;
finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:
• 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche,
• 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea.

Bonus acqua potabile: come richiederlo
Per avere diritto al bonus acqua potabile, la spesa relativa ai sistemi di cui sopra, deve essere documentata da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.
Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo tramite il servizio web dell’Agenzia.
In alternativa, è possibile inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa.
Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

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