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BONUS EXPORT DIGITALE: AGEVOLAZIONI PER LE MICRO IMPRESE MANIFATTURIERE

12 Apr 2022

Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI) e dell’Agenzia ICE hanno annunciato la misura Bonus Export Digitale.
Si tratta di un contributo che punta a sostenere le microimprese nella loro attività di internazionalizzazione.
La Convenzione MAECI-ICE per la promozione straordinaria del Made in Italy, prevede il sostegno ai processi di digitalizzazione delle PMI al fine di metterle in condizione di avviare o consolidare le attività di export e di internazionalizzazione nell’ambito della strategia delineata dal Patto per l’Export.
Possono richiedere il contributo:
• le microimprese manifatturiere (codice ATECO C) con sede in Italia;
• anche costituite in forma di reti o consorzi.

Bonus Export Digitale: cosa finanzia
Il Bonus Export Digitale finanzia le spese sostenute per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate.
Le prestazioni puntano a sostenere i processi di internazionalizzazione attraverso:
• la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile;
• la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
• la realizzazione di servizi accessori all’e-commerce;
• la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale;
• digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione;
• servizi di CMS (Content Management System);
• l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing;
• servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano;
• l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi organizzativi.

Bonus Export Digitale: a quanto ammonta
Il contributo previsto dal bonus è concesso in regime “de minimis” per i seguenti importi:
• 4.000 euro alle microimprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro;
• 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.
Attenzione al fatto che è prevista l’istituzione dell’elenco delle società fornitrici abilitate a fornire le prestazioni e i servizi oggetto dell’agevolazione.
Potranno richiedere l’iscrizione all’elenco, le società competenti in processi di sviluppo d’impresa e di digital transformation per l’export, che hanno fornito servizi o prestazioni, relativi ad una o più delle spese ammissibili, per un ammontare di almeno 200.000 euro negli ultimi tre anni.
Si sottolinea che sarà un prossimo provvedimento a definire:
• i modelli di domanda per i soggetti beneficiari;
• i termini per la presentazione delle domande di ammissione e di erogazione dei contributi;
• l’ulteriore documentazione che i soggetti beneficiari sono tenuti a presentare;
• le modalità di iscrizione all’elenco delle società fornitrici.

 

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