Tra le misure contenute nel Decreto n. 137/2020 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 ottobre 2020 noto come Decreto Ristori è prevista l’estensione del bonus locazioni.
Si tratta di un’agevolazione già prevista inizialmente dall’art. 28 del Decreto Rilancio e destinata a dare immediato aiuto alle tante attività economiche e professionali che stanno risentendo della crisi economica causata dall’epidemia da Covid-19.
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare mensile del canone o al 30% (50% per le strutture ricettive) in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o d’affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo, in caso di calo di fatturato.
Il Legislatore ha esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre il bonus cambiando alcune regole, il beneficio infatti NON spetta a tutte le imprese, enti e lavoratori autonomi, che rispettano determinati requisiti, ma solo ad alcune specifiche categorie economiche appositamente individuate.
Con l’art. 8 del Decreto Ristori, si prevede che il credito d’imposta spetti alle imprese operanti nei settori riportati nella Tabella di cui all’Allegato 1 annesso al decreto, indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta 2019.
Il limite dei 5 milioni di euro viene meno, ma si restringe il campo applicativo visto che beneficiarie del bonus sono solo le attività maggiormente colpite dalle ultime chiusure e restrizioni, quali ad esempio le discoteche, le attività di ristorazione, ecc.