E’ stata riaperta il 27 febbraio la piattaforma INPS per l’invio delle domande del Bonus nido 2023.
Con messaggio del 02/03/2023 l’istituto ha fornito le istruzioni aggiornate.
La scorsa settimana Inps ha comunicato che per le domande presentate lo scorso anno e riferite alle mensilità comprese tra gennaio 2022 e dicembre 2022, il termine per la presentazione delle ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette (non allegate all’atto della domanda), già fissato al 1° aprile 2023, è prorogato al 30 giugno 2023.
Come funziona
La misura, introdotta nel 2017 e ormai passata a regime, spetta a:
1. cittadini italiani e comunitari residenti in Italia o in uno dei Paesi europei
2. cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno anche non permanente (per : lavoro subordinato (artt. 5, 5-bis, 21 e 22 del D.lgs n. 286/1998, e successive modificazioni; artt. 9, 13 e 14 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni) di durata almeno semestrale; lavoro stagionale (art. 24 del D.lgs n. 286/1998 e successive modificazioni) di durata almeno semestrale; assistenza minori (art. 31, comma 3, del D.lgs n. 286/1998, rilasciato ai familiari per gravi motivi );
3. protezione speciale; casi speciali (artt. 18 e 18 bis del D.lgs n. 286/1998,).
Inoltre il messaggio 889 specifica che la domanda può essere presentata anche dal genitore di un minore nato o adottato o in affido temporaneo e, tenuto conto della direttiva 2011/98/UE, in possesso dei seguenti requisiti:
4. stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani (art. 27 del D.lgs 19 novembre 2007, n. 251, e art. 2 del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale);
5. titolari di Carta blu, “lavoratori altamente qualificati” (art. 14 della direttiva 2009/50/CE, attuata con il D.lgs 28 giugno 2012, n. 108);
6. lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e tali Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
7. lavoratori autonomi titolari di permesso di cui all’articolo 26 del D.lgs 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, per i quali l’inclusione tra i potenziali beneficiari è motivata dalla circostanza che la norma non discrimina il lavoro autonomo da quello dipendente.
Il bonus nido offre un contributo per:
1. il pagamento di rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati, oppure
2. il pagamento di assistenza domiciliare ai bambini fino a 3 anni che non possono frequentare il nido per patologie croniche.
Il bonus non è cumulabile con la detrazione fiscale dal reddito per la frequenza asili nido. Si può avere invece anche contemporaneamente con l’assegno unico universale per i figli.
Gli importi dei contributi, che sono erogati per un massimo 11 mesi, variano sulla base dell’ISEE familiare e comunque non possono superare quanto effettivamente pagato agli asili nido o alle baby sitter.
Si tratta di:
• 270 euro al mese con ISEE fino a 25mila euro
• 227 euro al mese con ISEE da 25mila a 40mila euro
• 136 euro al mese con ISEE pari o sopra i 40mila euro
Se non si presenta l’isee viene erogato l’importo minimo.
Per il 2023 sono disponibili circa 550 milioni di euro.
ATTENZIONE L’istituto ha recentemente precisato che, dato che la prestazione spetta per ciascun figlio di età compresa tra 0 e 36 mesi, se il minore per il quale si vuole presentare la domanda compie i 3 anni d’età nel corso del 2023, sarà possibile richiedere soltanto le mensilità comprese tra gennaio e agosto.
Bonus nido 2023 presenta la domanda
Il contributo va richiesto con una delle seguenti modalità:
1. in via telematica sul sito www.inps.it con SPID o CIE o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
2. telefonicamente con il Contact Center Integrato – numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);
3. attraverso gli enti di Patronato.
Nel momento in cui viene presentata l’istanza bisogna specificare quale forma di agevolazione si richiede
Nel caso in cui il richiedente intenda accedere al bonus asilo nido deve essere allegata la documentazione che dimostra il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza oppure l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
Per più figli occorre presentare una domanda per ciascuno.
Bonus nido 2023: documentazione per il rimborso e domanda precompilata
Si ricorda che per il rimborso la documentazione deve contenere tutte le seguenti informazioni:
• denominazione e Partita IVA dell’asilo nido,
• nome, cognome o codice fiscale del minore,
• mese di riferimento,
• estremi del pagamento o quietanza di pagamento,
• nome, cognome e codice fiscale del genitore che sostiene l’onere della retta (che dovrà coincidere col richiedente il beneficio).
Nel caso in cui la suddetta documentazione sia riferita a più mesi di frequenza, la stessa deve essere allegata a ogni mese a cui si riferisce. Se, invece, per lo stesso mese si è in possesso di più ricevute le stesse dovranno essere inviate in un unico file.
INPS ha ampliato i tempi per allegare i documenti di spesa fino a luglio 2024
La documentazione di spesa deve essere allegata SOLO tramite la procedura web “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” (funzione “Allegare documenti di spesa”), e servizio “Bonus nido” dell’app “INPS mobile”.
Per i genitori/soggetti affidatari di minori che abbiano già presentato domanda nel 2022, per i quali sia disponibile la documentazione per almeno una delle mensilità comprese tra settembre 2022 e dicembre 2022, è disponibile la domanda per l’anno 2023 precompilata che può essere modificata.
ATTENZIONE alla verifica che l’IBAN sia ancora valido per ottenere il rimborso.