È in scadenza a fine anno il bonus verde, la detrazione per la sistemazione a verde degli spazi esterni agli immobili ad uso abitativo.
A meno che non intervengano modifiche in itinere, il bonus verde non dovrebbe essere prorogato dalla Legge di Bilancio per il 2025.
Ancora 2 mesi per il bonus verde
Il bonus verde, lo ricordiamo, consiste in una detrazione Irpef del 36%, calcolato di una spesa massima di 5mila euro.
Per gli interventi realizzati nelle parti comuni degli edifici condominiali, il tetto di spesa è pari a 5mila euro per unità immobiliare ad uso residenziale.
La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.
Per ottenere il bonus verde, gli interessati dovranno sostenere le spese per la sistemazione a verde entro il 31 dicembre 2024 perché dal 1° gennaio 2025 gli interventi di sistemazione a verde non beneficeranno di alcuna agevolazione.
I pagamenti devono essere effettuati con strumenti idonei a consentirne la tracciabilità, come assegno, bancomat, carte di credito, bonifici ordinari.
L’acquisto di alberi, piante, arbusti, cespugli o specie vegetali in genere, finalizzato all’intervento straordinario di sistemazione a verde può essere effettuato presso un fornitore diverso rispetto al soggetto che esegue la prestazione.
Gli interventi agevolati con il bonus verde
Gli interventi agevolati con il bonus verde sono:
– la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo;
– la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro;
– il restauro e il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico;
– la realizzazione di coperture a verde;
– la realizzazione di giardini pensili.
Si può ottenere il bonus verde anche per le spese sostenute per:
– la realizzazione di impianti di irrigazione;
– la realizzazione di pozzi;
– la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Nell’ambito della progettazione, sono detraibili le indagini e le stime approfondite relativamente al sito oggetto della progettazione come, ad esempio, le valutazioni microclimatiche e ambientali, le analisi del terreno, le indagini fitoiatriche e fitostatiche sulla vegetazione eventualmente presente, rese da tecnici e specialisti, purchè direttamente riconducibili all’intervento stesso.
Spesso l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti pratici sugli interventi incentivati con il bonus verde.
Ad esempio, ha spiegato che nell’ambito di interventi di pesante trasformazione come la radicale risistemazione di un giardino o la conversione di un cortile esistente in terra battuta, è agevolabile l’acquisto di piante in vaso.
La realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi sono agevolabili se gli interventi sono permanenti e riferiti ad un intervento innovativo.
Usufruiscono del bonus verde gli interventi mirati al mantenimento del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale salvaguardati ai sensi della Legge 10/2013 recante “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.