Alpe Adria Imprese

----

BOTTEGHE STORICHE: ISTITUITO IL NUOVO ALBO NAZIONALE

 

22 Gen 2025

Nei giorni scorsi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto legislativo che istituisce l’Albo Nazionale delle Attività Commerciali, Botteghe Artigiane ed Esercizi Storici. Questo provvedimento, grazie alla collaborazione tra Ministero del turismo e Ministero delle imprese, mira a tutelare e valorizzare attività commerciali con rilevanza storica, culturale o merceologica.
Nello specifico il decreto si propone di:
• proteggere le attività storiche dalle pressioni delle grandi catene industriali e commerciali;
• favorire la valorizzazione del patrimonio culturale e commerciale italiano;
• istituire un circuito nazionale per riconoscere e promuovere attività con almeno 50 anni di storia o altre caratteristiche definite.
Si prevede in particolare che gli enti territoriali possano creare albi per le attività storiche, mentre un Albo Nazionale sarà gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e, per garantire la continuità della gestione e vincoli di tutela culturale, saranno implementate tutele specifiche come diritti di prelazione.
Il Ministro del Turismo, in collaborazione con regioni e province autonome, promuoverà iniziative per valorizzare queste attività, inserendole in circuiti turistici e merceologici di pregio.
Per l’operatività sono attesi alcuni decreti attuativi.

1) Valorizzazione botteghe storiche: gli strumenti
Per il raggiungimento di questi obiettivi il decreto prevede l’istituzione di albi locali e nazionali.
Gli enti locali (comuni, province, regioni) potranno costituire albi specifici per registrare attività storiche e di eccellenza.
I criteri di ammissibilità includono la presenza sul territorio da almeno 50 anni (o un periodo diverso stabilito da normative regionali) e un rilevante interesse storico, culturale o merceologico.
Un Albo Nazionale, gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, raccoglierà le informazioni provenienti dagli albi locali, garantendo uniformità e visibilità a livello nazionale.

Diritti di prelazione e tutele patrimoniali
Anche in caso di vendita di interi complessi immobiliari gli esercenti iscritti avranno il diritto di prelazione sull’acquisto dei locali.
Il Ministero della Cultura potrà riconoscere alcune attività come beni culturali, apponendo vincoli di destinazione e conservazione.

Valorizzazione turistica e commerciale
Campagne promozionali coordinate dal Ministero del Turismo in collaborazione con le regioni e le associazioni di settore.
Creazione di percorsi turistici e merceologici che includano le attività storiche, con diffusione capillare delle informazioni tramite canali istituzionali.

Sostegno ai trasferimenti di proprietà
Si prevedono percorsi conciliativi per facilitare la transizione delle attività tra generazioni o nuovi acquirenti, evitando chiusure o stravolgimenti.

Semplificazione amministrativa
Integrazione automatica nell’Albo Nazionale delle attività già iscritte nei registri locali o in quelli di Unioncamere, se conformi ai criteri previsti.

Clausola di salvaguardia e regolamentazione locale
Il decreto rispetta le normative regionali e provinciali, consentendo flessibilità agli enti locali nell’applicazione delle misure.

Iniziative promozionali coordinate con UE
Potranno essere previste ulteriori misure di promozione e valorizzazione, anche attraverso fondi regionali o progetti cofinanziati dall’Unione Europea.

2) Provvedimenti attesi e invarianza finanziaria
Il Decreto che istituisce l’Albo Nazionale delle Attività Commerciali, non è immediatamente operativo in tutti i suoi aspetti, poiché prevede l’adozione di ulteriori provvedimenti attuativi per renderne pienamente effettive alcune disposizioni. In particolare il decreto richiede l’emanazione di un regolamento da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con i Ministri della Cultura e del Turismo, per definire le modalità di funzionamento dell’Albo nazionale, delle sue sezioni e delle procedure di iscrizione. Questo regolamento deve essere adottato entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Inoltre le regioni, le province autonome e gli enti locali devono adottare o adeguare i propri strumenti normativi e organizzativi per costituire o aggiornare gli albi locali e trasmettere i dati necessari per alimentare l’Albo nazionale.
Anche le campagne informative e le misure di valorizzazione previste dal Ministro del Turismo richiedono la collaborazione con le regioni e le province autonome, che potrebbero necessitare di ulteriori interventi regolamentari.
Il decreto contiene una clausola di invarianza finanziaria, specificando che le disposizioni non comporteranno nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Ciò significa che:
• le risorse necessarie per l’attuazione saranno reperite attraverso la riallocazione di fondi già esistenti nei bilanci degli enti locali e ministeriali;
• le campagne promozionali e le iniziative di valorizzazione saranno realizzate mediante il Piano Nazionale per il Turismo e collaborazioni pubblico-private.

Iscrivi alla Newsletter