Lunedì 15 gennaio 2024 il Parlamento europeo ha confermato l’accordo sulla revisione della direttiva per la prestazione energetica degli edifici raggiunto il 7 dicembre 2023 a seguito del trilogo tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio.
Per gli edifici residenziali, gli Stati membri dovranno mettere in atto misure per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035. Entro il 2030 dovrà essere ristrutturato almeno il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni ed entro il 2033 il 26% degli edifici con le peggiori prestazioni, attraverso requisiti minimi di prestazione energetica. Nel complesso, il 55% della riduzione dei consumi energetici dovrà essere raggiunto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni peggiori.
A partire dal 2028 i nuovi edifici occupati o di proprietà delle pubbliche amministrazioni dovranno essere a emissioni zero. A partire dal 2030 tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero. Gli Stati membri potranno tenere conto del potenziale di riscaldamento globale del ciclo di vita dell’edificio, che comprende la produzione e lo smaltimento dei prodotti da costruzione.
Gli Stati membri dovranno adottare misure per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento e per eliminare gradualmente i combustibili fossili dal riscaldamento e dal raffreddamento. Per le caldaie a combustibili fossili, l’obiettivo è quello di eliminarle gradualmente entro il 2040.