La legge di conversione del D.L. Sostengi-ter ha fatto slittare fino a questo venerdì, 29 aprile 2022, il termine ultimo per l’invio delle comunicazioni di cessione del credito e sconto in fattura, relativamente ai bonus edilizi, che riguardano le spese sostenute nell’anno d’imposta 2021 e per le rate residue del 2020.
Lo slittamento ha ad oggetto, in particolare, la trasmissione delle comunicazioni afferenti le detrazioni spettanti per gli interventi di ristrutturazione edilizia, recupero o restauro della facciata degli edifici, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, sia per gli interventi eseguiti sulle unità immobiliari che sulle parti comini degli edifici.
Il nuovo termine riguarda quindi la trasmissione della comunicazione dell’esercizio dell’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura, sia relativamente ai bonus edilizi ordinari che al Superbonus 110%.
GREEN PASS E MASCHERINE, NUOVO DECRETO DALL’1 MAGGIO. COSA CAMBIA
Il 1° maggio 2022 si avvicina, da tale data si allenteranno ancora di più le regole per la gestione del Coronavirus, con le disposizioni attuali che in sostanza vedranno cadere quasi tutti gli obblighi riguardanti il Green pass e le mascherine. Il decreto Covid del 24 marzo, infatti, mantiene in vigore solo fino al 30 aprile l’obbligo del Green pass base, rafforzato e di protezione delle vie aeree al chiuso e sui mezzi pubblici. La cabina di regia è fissata per oggi, il consiglio dei ministri invece sarà giovedì 28 aprile, ma probabilmente si attenderanno gli ultimi dati dell’andamento dell’epidemia prima di scrivere quel decreto che più di altri segnerà un punto importante nelle regole da seguire da quando è cominciata la pandemia.
GREEN PASS
Dal 1° maggio il Green pass sarà sospeso.
“I criteri non cambiano: il Green pass di fatto c’è sempre, solo che dal primo di maggio non verrà più richiesto per nessun tipo di attività, e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno. Non è che sparisce, semplicemente non viene più richiesto e non viene più utilizzato”, ha spiegato il sottosegretario alla Salute del governo Draghi, Andrea Costa. Dichiarazioni che confermano che il lasciapassare sanitario non verrà smantellato ed anzi sia da intendere come una misura di fatto priva di qualsiasi data di scadenza.
Di fatto dal primo maggio il Green pass non servirà più per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco, andare al cinema e a teatro. Ma anche nei bar e nei ristoranti al chiuso, negli hotel, nelle mostre e nelle fiere. Niente obbligo per i corsi universitari in presenza e per i concorsi. Dopo il trasporto locale, libero accesso anche su aerei, navi, treni e pullman a lunga percorrenza. Il pass non sarà più richiesto neanche sui luoghi di lavoro, pubblici o privati.
GREEN PASS OBBLIGATORIO
Dal 1° maggio resterà l’obbligo di Green pass rafforzato (quello che si ottiene con la vaccinazione o a seguito del contagio) fino alla fine dell’anno per il mondo del lavoro sanitario (medici, infermieri, personale sanitario) e anche per quello delle Rsa. Per chi sarà sprovvisto scatterà la sospensione dal lavoro e dallo stipendio fino al 31 dicembre 2022. Il Super green pass sarà richiesto anche ai visitatori. Non ci sarà l’obbligo per i degenti e per chi si reca nelle strutture sanitarie per motivi di salute.
MASCHERINA AL CHIUSO
Se per il Green pass le decisioni sono praticamente definite, non è lo stesso per le mascherine al chiuso. Nei prossimi giorni il governo dovrà stabilire i luoghi dove dovranno essere indossate ancora per qualche settimana.
OBBLIGO VACCINALE
La vaccinazione Covid resterà obbligatoria fino al 15 giugno per insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine e in generale tutti i cittadini dai 50 anni in su. Per queste categorie è stata prevista dal 25 marzo la possibilità di ritorno al lavoro con il Green pass base (basta il tampone) il cui obbligo cessa comunque il 30 aprile. Il vaccino continuerà ad essere obbligatorio fino al 31 dicembre solo per i medici, il personale sanitario e delle residenze sanitarie. Dal 1° maggio in avanti chi è senza vaccino potrà dopo molti mesi fare a meno anche del tampone rapido ogni due giorni per andare a lavoro. Il Green Pass basico non dovrebbe infatti essere più prorogato per i lavori pubblici e privati e questo anche per chi abbia compiuto 50 anni.
SMARTWORKING
Fino al 30 giugno, nel settore privato, è possibile l’uso della procedura semplificata di comunicazione del lavoro agile, ossia senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Sono state prorogate fino al 30 giugno anche le misure in tema di sorveglianza sanitaria dei lavoratori maggiormente esposti al rischio di contagio o molecolare.