Proseguono le compensazioni contro il rialzo del prezzo dei materiali edili, che stanno mettendo in difficoltà professionisti e imprese coinvolti nella realizzazione delle opere pubbliche.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha assegnato 476 milioni di euro per compensare il caro materiali dei lavori pubblici contabilizzati nel primo semestre 2022.
476 milioni per l’aumento del prezzo materiali edili
I 476 milioni per l’adeguamento del prezzo dei materiali edili nel primo semestre 2022 sono stati assegnati dal Mit con il DM 25 settembre 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e provengono dal Fondo per l’adeguamento dei prezzi, istituito con il Decreto “Sostegni-bis” (DL 73/2021), articolo 1-septies, per evitare che i rincari blocchino la realizzazione delle infrastrutture.
In totale le Stazioni Appaltanti hanno presentato 2046 richieste, relative a 6740 contratti di appalto, per un importo pari a 528 milioni di euro.
Dopo l’istruttoria, l’importo ammissibile alle richieste è risultato pari a 476 milioni di euro. Il totale, come indicato nell’Allegato al Decreto, è stato ripartito tra piccole imprese (136,5 milioni), medie imprese (148 milioni) e grandi imprese (191,5 milioni).
L’assegnazione dei 476 milioni per il primo semestre 2022 segue quella di 103,4 milioni di euro per il secondo semestre 2021, avvenuta con il DM 9 agosto 2023.
Anticipo del 50% per compensare il prezzo dei materiali edili
Ricordiamo che i beneficiari delle assegnazioni hanno ricevuto un anticipo pari al 50% dell’importo richiesto per poter procedere in modo più spedito alle compensazioni dei prezzi.
La possibilità di erogare un acconto del 50% sulla cifra richiesta è stata prevista nel 2022 dal Decreto Ucraina – Taglia prezzi (DL 21/2022).
Il DM 25 settembre 2023 ufficializza quindi l’anticipazione e assegna la parte restante delle risorse alle Stazioni Appaltanti, che poi le erogheranno ai professionisti e alle imprese.