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CONTRIBUTI ALLE MPMI A SOSTEGNO DELLA DOPPIA TRANSIZIONE DIGITALE ED ECOLOGICA – ANNO 2024.
Riceviamo e trasmettiamo dalla Camera di Commercio di Treviso-Belluno

19 Giu 2024

La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Treviso-Belluno, con lo scopo di promuovere l’acquisizione, da parte delle Micro Piccole Medie Imprese della circoscrizione territoriale camerale di riferimento, di beni strumentali, servizi o soluzioni focalizzate sulle nuove competenze e tecnologie digitali, oltre ad incentivare attraverso interventi di efficientamento energetico il sostegno alla transizione alla green economy (c.d. Piano Transizione 5.0), ha indetto un Bando di Concorso per la concessione di contributi alle MPMI a sostegno della doppia transizione digitale ed ecologica – Anno 2024.
Le agevolazioni previste dal Bando consistono in contributi a fondo perduto concessi ai sensi dei Regolamenti (UE) n. 2023/2831 e n. 1408/2013.

Vi possono partecipare le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese (in breve MPMI) – così come definite nell’allegato I al Regolamento n. 651/2014/UE della Commissione europea come modificato dal Regolamento n. 1315/2023/UE – aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, risultanti iscritte ed attive al Registro delle imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.

Spese ammissibili
Il Bando prevede 2 Misure:
Misura 1 – sono ammissibili spese sostenute per l’acquisto dei beni strumentali di cui agli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e s.m.i.;
Ai fini del Bando, rientrano tra i beni di cui all’allegato B della L. 11 dicembre 2016, n. 232 anche:
a) i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);
b) i software relativi alla gestione di impresa esclusivamente se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui alla lettera a).
Misura 2:
a) sono ammissibili i costi sostenuti per l’acquisizione di servizi di consulenza finalizzati all’introduzione e/o implementazione delle tecnologie abilitanti di Impresa 4.0, solo se direttamente ed esclusivamente collegati all’acquisto dei beni strumentali di cui alla Misura 1
b) sono ammissibili i costi sostenuti per l’acquisizione di servizi di consulenza e/o formazione finalizzati alla razionalizzazione dell’uso dell’energia da parte delle imprese, attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni di gas clima-alteranti.
In particolare, sono ammissibili le acquisizioni di servizi di formazione relativamente all’attività finalizzata al conseguimento della qualifica di Energy manager per risorse interne, impiegate stabilmente all’interno dell’impresa, con una durata non inferiore alle 40 ore totali.
Sono ammissibili gli interventi avviati dal 01.01.2024 nonché le spese sostenute fino al termine ultimo per la presentazione della domanda di contributo.

Fornitori di servizi
Le imprese fornitrici di beni e/o servizi di consulenza oggetto del presente Bando non possono:

  • essere, nel contempo, soggetti beneficiari dei contributi nell’ambito del Bando stesso;
  • essere in rapporto di collegamento, controllo e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti
    con l’impresa richiedente il contributo;
  • avere titolari/rappresentanti legali/soci in rapporti di parentela o affinità entro il secondo grado sia in linea retta che collaterale con i titolari/rappresentanti legali/soci dell’impresa richiedente il contributo;
  • avere nella propria compagine sociale e/o nei propri organi di amministrazione soggetti che siano allo stesso tempo dipendenti della Camera di Commercio I.A.A. di Treviso – Belluno oppure componenti della Giunta camerale.

Dotazione finanziaria e Misure di Intervento
Il Bando è dotato di un fondo complessivo di € 1.000.000,00 e prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto secondo specifici valori.

Intensità del contributo
Il contributo massimo concedibile a ciascuna impresa sarà pari al 50% della spesa effettivamente ammissibile, al netto di IVA e di altre imposte e tasse.
Fermo restando l’importo del contributo massimo e dell’investimento minimo, potrà essere riconosciuto un punteggio premiale consistente nell’incremento dell’intensità dell’aiuto per ciascuna delle seguenti casistiche:

  • qualora l’impresa richiedente risulti in possesso dell’attribuzione del “Rating di Legalità”, l’incremento consisterà in un ulteriore 5% della spesa ammissibile;
  • qualora l’impresa richiedente dimostri il possesso di una “Certificazione della parità di genere”, l’incremento consisterà in un ulteriore 5% della spesa ammissibile.

Le 2 premialità sono tra loro cumulabili a condizione che entrambe le casistiche risultino possedute sia al momento della presentazione della domanda che a quello della liquidazione del contributo.

Presentazione delle domande
Le imprese dovranno presentare la domanda di erogazione del contributo ad interventi realizzati e conclusi, producendo direttamente le fatture delle spese sostenute in quanto il Bando è a “fase unica”.
Le richieste di contributo, da redigersi utilizzando l’apposita modulistica, corredate dalla documentazione specificata nel Bando, possono essere inoltrate da oggi alle ore 24:00 del 27.09.2024 esclusivamente in modalità telematica con firma digitale.
La mera trasmissione telematica può essere effettuata per il tramite di un terzo incaricato, ma tutta la documentazione deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante/titolare dell’impresa.

Valutazione delle domande e ammissione al contributo
Al fine di valutarne l’ammissibilità sia rispetto ai requisiti soggettivi e amministrativi previsti dal Bando, sia rispetto all’attinenza della domanda con gli ambiti tecnologici oggetto del Bando e del possesso dei requisiti da parte dei fornitori dei servizi le domande saranno esaminate dalla Camera di Commercio, eventualmente coadiuvata da esperti anche esterni.
La valutazione delle domande, l’ammissione al Concorso e la contestuale liquidazione del contributo avverranno, sino ad esaurimento dei fondi disponibili, esclusivamente sulla base dell’ordine cronologico di spedizione della singola domanda, ferma restando l’ammissibilità degli interventi proposti e realizzati.
A parità di data di trasmissione, l’ora/minuto di invio non determineranno alcuna precedenza nella graduatoria di ammissione a contributo. Tutte le domande pervenute nella medesima giornata avranno la medesima priorità.

Indicazione del CUP e modalità di integrazione elettronica delle fatture
L’impresa, per la liquidazione del contributo, deve predisporre e trasmettere alla Camera di Commercio l’integrazione elettronica della/e fattura/e dei fornitori ritenute ammissibili, riportante il CUP che viene specificamente attribuito dalla Camera di commercio in sede di istruttoria.
Detta integrazione va unita all’originale e conservata insieme alla/e stessa/e (risposta Agenzia Entrate ad Interpello n. 438/2020), secondo le specifiche sotto riportate:
Istruzioni per l’integrazione delle fatture elettroniche con l’indicazione relativa al CUP
Ai fini dell’integrazione delle fatture elettroniche, già emesse e transitate attraverso lo SdI, con l’indicazione relativa al CUP, conformemente a quanto indicato dall’Agenzia Entrate con la risposta all’interpello n. 438/2020, l’azienda beneficiaria del contributo dovrà:
1. predisporre un documento di integrazione elettronica (ovvero una nuova fattura elettronica) per ogni singola fattura sprovvista di CUP emessa dai propri fornitori, avendo cura di riportare tutti gli estremi necessari ad identificarla, eventualmente anche allegando il file della fattura originaria;
2. detta integrazione elettronica dovrà riportare in una prima riga l’addebito dell’imponibile della fattura originaria (es. €1.000,00 + iva di legge) e una successiva riga di storno (es. – €1.000,00 + iva di legge) poiché l’importo è già stato fatturato e corrisposto, scrivendolo nella relativa descrizione.
Il totale del documento, così procedendo, sarà pari a zero;

3. nei campi descrittivi della nuova fattura elettronica si potranno aggiungere i dati del CUP specificamente attribuito e comunicato dalla Camera di commercio;

4. queste integrazioni elettroniche, così predisposte, dovranno essere annotate nei registri IVA (per le aziende interessate potrebbe essere inoltre utile, pur se non obbligatorio, istituire un apposito sezionale) e non andranno a generare volume d’affari ai fini IVA non reale

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