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CONTRIBUTI ALLE PMI PER LA PRODUZIONE E L’AUTOCONSUMO DELL’ENERGIA ELETTRICA E TERMICA DA FONTI RINNOVABILI.
Riceviamo e trasmettiamo dalla Regione Friuli Venezia Giulia

07 Giu 2023

Il decreto Fisco Lavoro n. 146/2021 del 21.10.2021 ha modificato l’art. 26 del DL 18/2020 in tema di tutele per la quarantena da Covid-19, con lo stanziamento di nuovi fondi per 976,7 milioni di euro per:
1. la copertura dell’indennità di malattia per periodi di quarantena la quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria dei lavoratori del settore privato, imposti dalle ASL fino al 31.12.2021
2. per il riconoscimento dell’indennità di ricovero ospedaliero per i periodi di assenza di lavoratori “cd. Fragili” ovvero dipendenti pubblici e privati in situazioni di:
• disabilità con connotazione di gravità o
• rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita.
Il problema della mancanza di fondi per i periodi di quarantena obbligatoria era stato evidenziato, oltre che dalle categorie di lavoratori interessati anche dall’Inps con un messaggio dello scorso agosto.
Con il Messaggio n. 4027 del 18 novembre 2021 Inps da ora il via alle procedure di indennizzo sottolineando che le pratiche saranno gestite dalle sedi territoriali in base all’ordine cronologico degli eventi. L’istituto precisa che gli eventi indennizzabili sono quelli:
• contrassegnati dal codice V07 assegnato dal medico Inps e
• con almeno un giorno ricadente nel periodo decorrente dal 1° gennaio 2021.
Nessun chiarimento ancora, invece, sulla gestione del rimborso forfettario di 600 euro dell’onere annuale della malattia-quarantena previsto, per gli eventi verificatisi dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021, a carico dei datori di lavoro che non versano i contributi per malattia. Il rimborso riguarda gli oneri sostenuti per ogni lavoratore che non ha potuto svolgere la prestazione lavorativa in smart working.
Il decreto prevedeva che il rimborso venisse erogato dall’INPS, per un importo massimo pari a euro 600,00 per lavoratore, previa presentazione da parte del datore di lavoro di domanda telematica, ma si attendono ancora le istruzioni operative dall’Istituto per cui il rimborso non è di fatto operativo.

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