La rivalutazione dei terreni e partecipazioni è sempre nei pensieri del legislatore che non si scorda mai di prorogarla o riaprirla con qualche piccola modifica.
Ma vediamo nel dettaglio.
Attualmente è in corso la riapertura prevista dalla Legge di Bilancio 2020 che ha disposto la possibilità di rivalutare terreni e partecipazioni entro il 30 giugno 2020 per i beni o quote possedute non in regime di impresa al 1° gennaio 2020.
Le modalità previste dalla Legge di Bilancio non erano differenti dalle precedenti rivalutazioni, unica differenza l’imposta sostitutiva stabilita per entrambe le rivalutazioni nella misura dell’11% (nel 2019 era l’11% per le partecipazioni e 10% per i terreni).
Il Decreto Rilancio, all’art. 137, prevede la possibilità di rivalutare i terreni e le partecipazioni entro il 30 settembre 2020 posseduti non in regime di impresa al 1° luglio 2020.
Non si tratta quindi di una semplice proroga, ma di una riapertura con un data di riferimento del possesso diversa, 1° luglio invece che 1° gennaio.
Questo vuol dire che la perizia già redatta con riferimento ai beni posseduti al 1 gennaio 2020 dovrà essere giurata entro il 30 giugno 2020, e anche se si sono vendute le quote entro il 30 giugno 2020 la perizia dovrà essere fatta con riferimento al possesso al 1° gennaio 2020 e giurata sempre entro il 30 giugno. Ricordiamo infatti che per le partecipazioni è possibile la rivalutazione anche dopo la vendita delle stesse.
Ricordiamo che i soggetti che possono rivalutare sono:
I beni oggetto di rivalutazione sono:
Le altre condizioni restano invariate rispetto alle precedenti rivalutazioni.
Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica rata entro il 30 settembre o in tre rate annuali con la maggiorazione degli interessi.