Da venerdì 1 ottobre è iniziata una nuova era per la burocrazia e il mondo di auto e moto. E’ diventato infatti obbligatorio il Documento Unico di Circolazione.
COS’È
Entrato in vigore a maggio 2021, il Documento unico di circolazione (Duc) è la nuova carta d’identità virtuale del veicolo, che sia auto o moto: riunisce in un unico foglio (dematerializzato e non più fisico) il certificato di proprietà, attualmente consegnato dall’Aci e la carta di circolazione, rilasciata dalla Motorizzazione civile, i dati tecnici e di intestazione del veicolo, oltre alle informazioni in possesso del Pubblico registro automobilistico (Pra) sulla situazione giuridica del mezzo (ipoteche, fermi amministrativi, radiazione). Tale documento finora veniva emesso solo per alcune operazioni, come le mini volture, le radiazioni per rottamazione e per esportazione all’estero.
COSA CAMBIA
Dal 1° ottobre quindi inizia l’era del documento unico. Nei fatti ogni operazione di sportello effettuata presso Aci e Pra, così come la Motorizzazione o gli sportelli telematici dell’automobilista (ad esempio una nuova immatricolazione, o un aggiornamento del libretto) sarà l’occasione per l’emissione del nuovo documento unico, che permetterà di snellire ulteriormente la scartoffie. Già da anni il certificato di proprietà era stato sostituito da un QR code che rimandava al certificato “fisico”, conservato nei database del Pra.