La scorsa settimana è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto riguardante la Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025.
Il decreto prevede Criteri specifici per i flussi di ingresso nell’ambito delle quote stabilite dal testo unico e dal decreto-legge n. 20 del 2023 ovvero:
• previsione di quote preferenziali riservate ai lavoratori di Stati che, anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche contro i traffici migratori irregolari;
• assegnazione di quote di lavoratori agricoli, con priorità rispetto ai nuovi richiedenti, ai datori di lavoro che non sono risultati assegnatari di tutta o di parte della manodopera richiesta;
• riattivazione di una quota specifica per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria;
• incremento degli ingressi al di fuori delle quote;
• previsione, di ingressi per lavoro subordinato, anche a carattere stagionale, di cittadini di Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto intese o accordi in materia di rimpatrio;
• potenziamento, delle attività di istruzione e formazione professionale e civico-linguistica organizzate nei Paesi di origine e conseguente aumento degli ingressi dei lavoratori che abbiano completato tali attività;
• valorizzazione dei percorsi di studio e di formazione di cittadini stranieri in Italia, anche mediante la conversione, in permessi di soggiorno per motivi di lavoro, al di fuori delle quote, dei permessi rilasciati per motivi di studio e formazione.
Il DPCM prevede che gli ingressi complessivi nell’ambito delle quote per motivi di:
1. lavoro subordinato stagionale e non stagionale e
2. lavoro autonomo
sono:
a. 136.000 unità per l’anno 2023;
b. 151.000 unità per l’anno 2024;
c. 165.000 unità per l’anno 2025.
Ingressi lavoro subordinato non stagionale
L’art. 6 specifica che nell’ambito delle quote complessive sopracitate sono previsti ingressi :
per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale, del trasporto passeggeri con autobus, della pesca, degli acconciatori, degli elettricisti e
degli idraulici e di lavoro autonomo, cittadini stranieri residenti all’estero entro le seguenti quote:
a) 53.450 unità per l’anno 2023, di cui 52.770 per lavoro subordinato e 680 per lavoro autonomo;
b) 61.950 unità per l’anno 2024, di cui 61.250 per lavoro subordinato e 700 per lavoro autonomo;
c) 71.450 unità per l’anno 2025, di cui 70.720 per lavoro subordinato e 730 per lavoro autonomo.
Ingressi nell’ambito delle quote per lavoro stagionale agricolo e turistico
1. Nell’ambito delle quote complessive sono ammessi in Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, i cittadini dei Paesi di cui all’art. 6, comma 3, lettera a), residenti all’estero entro le seguenti quote:
a) 82.550 unità per l’anno 2023;
b) 89.050 unità per l’anno 2024;
c) 93.550 unità per l’anno 2025.
Decreto flussi triennale decorrenza e scadenza domande 2023
I termini per la presentazione delle richieste di nulla osta al lavoro per gli ingressi decorrono per l’anno 2023:
a) per gli ingressi di cui all’art. 6, comma 3 lettera a), dalle ore 9,00 del 2 dicembre fino a concorrenza delle rispettive quote o, comunque, entro il 31 dicembre 2023;
b) per gli ingressi di cui all’art. 6, comma 3, lettera b), e commi 4, e 5 dalle ore 9,00 del 4 dicembre fino a concorrenza delle rispettive quote o, comunque, entro il 31 dicembre 2023;
c) per gli ingressi di cui all’art. 7 dalle ore 9,00 del 12 dicembre fino a concorrenza delle rispettive quote o, comunque, entro il 31 dicembre 2023;