Gli interventi di efficienza energetica hanno consentito all’Italia di risparmiare ben 3 miliardi di euro nella fattura energetica nazionale del 2022, un risultato che ci avvicina agli obiettivi della nuova Direttiva 2023/1791 sull’efficienza energetica che fissa un target dell’11,7% per la riduzione del consumo energetico finale entro il 2030.
È quanto emerge dal 12° Rapporto annuale sull’efficienza energetica e dal 14° Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti, elaborati dall’ENEA.
Per quantificare il risparmio, Enea ha tenuto conto delle minori importazioni di petrolio e gas, che equivalgono a una riduzione delle emissioni di CO₂ di circa 6,5 milioni di tonnellate e a un risparmio di poco più di 2,5 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Mtep).
I bonus edilizi hanno contribuito ai target UE
Ai positivi risultati rispetto agli obiettivi UE – spiega Enea – hanno contribuito le detrazioni fiscali (ecobonus, bonus casa e superbonus) con un risparmio di 1,363 Mtep (54,3% rispetto ai nuovi risparmi 2022), pari al 98,1% del risparmio atteso secondo le traiettorie fissate dal Piano Nazionale per l’Energia e il Clima (PNIEC) per il 2023. A seguire gli incentivi per la mobilità sostenibile con 0,423 Mtep (16,8%) e i Certificati Bianchi che hanno coperto il 12,6% del risparmio totale annuo.
Detrazioni fiscali, ecobonus e bonus casa in calo nel 2022
Sul fronte dell’Ecobonus, il meccanismo per incentivare l’efficienza energetica negli usi finali introdotto nel 2007, i report ENEA evidenziano nel 2022 una riduzione degli interventi a poco meno di 940.700 contro gli 1,04 milioni del 2021, un valore comunque doppio rispetto a quello medio del periodo 2017-2019. Gli investimenti associati corrispondono a 6.823 milioni di euro contro i 7.537 milioni mobilitati nell’anno precedente, mentre il risparmio complessivo a 2.136 GWh/anno, in calo rispetto ai 2.652 GWh/anno del 2021.
La maggior parte degli interventi riguarda l’installazione di impianti di climatizzazione più efficienti (3,08 miliardi di euro, 64,7% degli interventi) e la sostituzione dei serramenti (2,38 miliardi di euro, 20,6% degli interventi). Circa 605 milioni di euro sono, inoltre, stati investiti per l’isolamento termico dell’edificio, 482 milioni per le schermature solari e circa 124 milioni per la riqualificazione globale degli immobili.
Dal 2007, anno di avvio della misura, il numero di interventi incentivati dall’ecobonus si aggira intorno a 6,4 milioni, con un risparmio complessivo di quasi 25 mila GWh/anno, derivanti soprattutto da interventi parziali su singole unità immobiliari e poco meno di 60 miliardi di euro di investimenti attivati.
Il bonus casa nel 2022 ha registrato 508 mila interventi con un calo del 42,36% rispetto al 2021; tuttavia, in termini di risparmio energetico il decremento risulta inferiore (-10%), passando da 925.033 MWh/anno del 2021 ai 833.294 MWh del 2022, tendenza che indica un miglioramento qualitativo degli interventi sugli impianti.
Superbonus, 352.101 progetti al dicembre 2022
Sul fronte superbonus, i dati ENEA evidenziano che a dicembre 2022 il numero totale di progetti è stato pari a 352.101, con 60,76 miliardi di euro di investimenti ammessi a finanziamento, di cui 45,2 miliardi per lavori già conclusi, e un risparmio complessivo pari a 9.050,04 GWh/anno. I condomini hanno continuato a occupare la parte più rilevante con il 43%; seguono le tipologie di edifici unifamiliari con il 39,3% e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali con il 17,8%.
Enea: efficienza energetica al primo posto
“Il risparmio record stimato in 3 miliardi di euro – ha spiegato la direttrice del Dipartimento ENEA di Efficienza energetica – risente ovviamente anche della forte impennata dei prezzi dell’energia, ma allo stesso tempo è il segnale dell’importanza che l’efficienza energetica va assumendo nel nostro Paese”.