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ENTI LOCALI: APPROVATA DELIBERA COORDINAMENTO FINANZA PUBBLICA.
Riceviamo e trasmettiamo dalla Regione Friuli Venezia Giulia

25 Nov 2020

Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) ha espresso, all’unanimità, parere favorevole sulla delibera della Giunta regionale relativa alle norme di coordinamento della finanza pubblica per gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia.
Il parere positivo ha previsto l’impegno da parte dell’assessore regionale alle Autonomie locali, che ha illustrato oggi il provvedimento, di valutare le modifiche che saranno inoltrate dai sindaci, a cui seguirà un incontro informale all’inizio della prossima settimana prima di procedere, in Giunta, con l’approvazione definitiva della delibera. Ieri il provvedimento è passato al vaglio della commissione consiliare competente.
È slittata alla prossima seduta, invece, l’intesa sullo schema del disegno di legge regionale in materia di sicurezza e polizia locale.
L’Assessore regionale alle autonomie locali ha esposto il meccanismo individuato nella delibera, approvata dalla Giunta in via preliminare nei giorni scorsi, ovvero l’introduzione del principio della sostenibilità in luogo dei precedenti vincoli basati su dati storici con cui viene sancita l’autonomia di entrata e di spesa dei Comuni.
L’obiettivo è quello di superare le distorsioni sul sistema delle Autonomie locali attraverso un cambio di prospettiva.
Si stima che la possibilità assunzionale sia di 1.580 unità, più del 10% di potenziale aumento del Comparto unico.
Nel dettaglio, l’assessore regionale ha spiegato come il provvedimento giuntale, sperimentale per il 2021, determini i valori soglia prendendo in considerazione i dati del triennio 2016/2018 e individuando delle classi demografiche, con il caso del Comune di Trieste che fa storia a sé, viste le particolarità fra le quali il sistema educativo con dipendenti comunali totalmente a carico del Comune. Vengono poi calcolati i valori medi degli indicatori distinti per classe demografica e aggiunto ai valori medi un coefficiente per classe demografica.
Sono previsti anche dei bonus che vengono assegnati ai Comuni a basso indebitamento e sono spendibili sul personale con la tendenza a privilegiare i piccoli Comuni.

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