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FIRMATO IL NUOVO DECRETO INERTI

03 Lug 2024

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha firmato il nuovo Decreto Inerti che disciplina il riutilizzo dei rifiuti provenienti da costruzione e demolizione al fine di reimmetterli sul mercato. Ad annunciarlo è stata la viceministra.

La nuova normativa, particolarmente attesa dal settore, abroga il precedente Decreto Inerti o End of Waste (152/2022) e mira a superare le criticità che aveva fatto emergere ampliando il novero delle applicazioni cui possono essere destinati i materiali e alleggerendo gli oneri economici e amministrativi per gli operatori.

Il Decreto Inerti definisce i criteri per cui i rifiuti inerti da costruzione, demolizione e origine minerale cessano di essere considerati rifiuti dopo operazioni di recupero e dispone che, preferibilmente, i rifiuti inerti ammessi alla produzione di aggregati recuperati provengano da demolizione selettiva.

Si stabilisce che i rifiuti inerti derivanti dalle attività di costruzione, demolizione e di origine minerale, se l’aggregato riciclato o artificiale derivante dal trattamento di recupero soddisfa determinati criteri cessano di essere qualificati come rifiuti e diventano aggregato recuperato. L’aggregato recuperato piò essere utilizzato per scopi espressamente indicati.

Nuovo decreto per il riutilizzo dei rifiuti inerti
Il nuovo Decreto Inerti definisce le responsabilità del produttore di aggregato recuperato, la dichiarazione di conformità e le modalità di prelievo e detenzione dei campioni di aggregato recuperato.

Si prevede che il produttore implementi un sistema idoneo che dimostri il rispetto dei criteri stabiliti nel regolamento, inclusi il controllo della qualità e l’automonitoraggio. Questo sistema può anche comprendere l’accesso a procedure di accreditamento per garantire conformità aggiuntiva.

Entro 24 mesi dall’entrata in vigore del Decreto, il Ministero dell’ambiente valuterà i dati di monitoraggio acquisiti tramite il Registro nazionale delle autorizzazioni al recupero (ReCER) ed eventualmente procederà alla revisione dei criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto.

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