Il decreto Lavoro, pubblicato la scorsa settimana in Gazzetta Ufficiale, al fine di garantire incrementi in busta a paga a fronte dell’aumento dell’inflazione, alza, anche quest’anno, la soglia degli importi di beni in natura e servizi esenti per i lavoratori dipendenti, Si torna al tetto di 3mila euro. Ci sono, tuttavia, importanti specificazioni: l’agevolazione spetta solo ai dipendenti con figli a carico e ricomprende l’importo degli eventuali bonus bollette cioè le erogazioni liberali per il pagamento delle utenze domestiche dei lavoratori stessi.
La misura è già in vigore e impiegherà circa 150 milioni di euro per l’attuazione nel 2023 e 2024.
Vediamo in dettaglio la nuova norma.
Fringe benefits con nuova soglia: a chi spetta
Solo per il 2023 in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del TUIR non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di euro 3.000:
• il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli, compresi
o i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti,
o i figli adottivi o affidati,
a carico del lavoratore (che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 12, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi;
• le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, e dell’energia elettrica e del gas naturale.
Prima di erogare tali emolumenti i datori devono dare informativa alle rappresentanze sindacali unitarie laddove presenti.
Da parte loro i lavoratori devono fornire ai datori di lavoro una dichiarazione del diritto indicando il codice fiscale di ciascun figlio.
Si ricorda che sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che possiedono un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Fringe benefits e bonus carburante
Vale la pena ricordare anche che il Decreto “Trasparenza prezzi carburante” n. 5/2023, sempre ai fini del sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti ha riproposto l’agevolazione detta bonus carburante o bonus benzina, già previsto nel 2022 dal Governo Draghi .
I datori di lavoro privati possono quindi erogare ai dipendenti somme o titoli di valore non superiore a 200 euro, per l’acquisto di carburanti per autotrazione, non imponibili fiscalmente e deducibili per l’impresa.
Attenzione: Il bonus è fiscalmente esente ma la legge di conversione del decreto prevede la novità dell’imponibilità ai fini previdenziali, comportando anche una minore convenienza fiscale.