Fisso a 0,50 centesimi di euro è il prezzo delle mascherine di protezione da Covid 19; questo è quanto ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Conte in conferenza stampa il 26 aprile 2020 e quanto ha poi confermato il Commissario della Protezione Civile Arcuri, con ordinanza n.11/2020.
Oltre al prezzo fisso si sta lavorando secondo quanto dichiarato da Conte per azzerare l’iva su questi prodotti al fine di agevolare un risparmio nelle tasche dei cittadini.
Del prezzo fisso delle mascherine se ne parlava già da tempo, ma evidentemente questo era uno step imprescindibile per l’avvio della fase due, partita già ieri per alcune imprese e che partirà dal 4 maggio, così come previsto dal nuovo DPCM, per tante altre.
“Abbiamo sollecitato il commissario Arcuri, il quale con ordinanza interviene a calmierare e a fissare i prezzi di mercato delle mascherine.
Noi non vogliamo che ci siano distorsioni e speculazioni di mercato su questo fronte. Avremo un prezzo giusto ed equo per remunerare le imprese che lavorano in questo settore e i loro costi di produzione, e anche un piccolo margine di guadagno, ma non consentiremo altro.”
Queste le intenzioni del Governo per premiare i produttori di dispositivi per la salute pubblica, ma anche per evitare speculazioni oltre che avere sotto controllo la produzione e distribuzione dei presidi sanitari obbligatori.
Il Commissario della Protezione Arcuri ha dichiarato che una buona parte dei presidi sanitari verrà distribuita alle Regioni in modo da averne riserve per affrontare le fasi di riavvio graduale alla vita del Paese.
A conferma di quanto già si diceva Arcuri ha anche aggiunto che si sta lavorando per azzerare le importazioni e garantire una produzione nazionale di mascherine a vantaggio della economia ed a vantaggio del sistema sanitario, ricordando anche quanto previsto dall’accordo datato 1° aprile e firmato tra il Governo e Confindustria con validità di sei mesi dalla firma e potenzialmente adattabile in corso d’opera.
Soddisfazione espressa anche dal presidente della Associazione Comuni Italiani De Caro che ha dichiarato il 25 aprile in un articolo pubblicato sul sito ANCI che il prezzo fisso per le mascherine era “una misura indispensabile e non più rinviabile”.
Secondo De Caro “Non si può disporre l’uso obbligatorio di un dispositivo a tutela della salute pubblica, e poi lasciare che ci possano essere speculazioni di mercato come purtroppo è accaduto in queste settimane.”
Si ricordi che per tali dispositivi di protezione per la salute i Decreti Cura Italia e Liquidità prevedevano delle agevolazioni fiscali.