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INDEBITA DETRAZIONE IVA: COSA CAMBIA COL DECRETO SANZIONI

16 Lug 2024

Il Decreto sanzioni ha riscritto l’art 6 comma 6 del Dlgs n 471/97, in particolare l’art 2 ha finalmente definito il perimetro applicativo della previsione contenuta nel comma 6 prevedendo che chi computa illegittimamente in detrazione l’imposta assolta, dovuta o addebitatagli in via di rivalsa, è punito con la sanzione amministrativa pari al 70% dell’ammontare della detrazione compiuta. Nel caso di applicazione dell’imposta con aliquota superiore a quella prevista per l’operazione, o di applicazione dell’imposta per operazioni esenti, non imponibili o non soggette, erroneamente assolta dal cedente o prestatore, il cessionario o committente è punito con la sanzione amministrativa compresa fra 250 euro e 10.000 euro. Nelle ipotesi di cui al secondo periodo, e salvi i casi di frode e di abuso del diritto, resta fermo il diritto del cessionario o committente alla detrazione ai sensi degli arti 19 e seguenti del DPR 633/2024 della sola imposta effettivamente dovuta in ragione della natura e delle caratteristiche dell’operazione posta in essere.
Le sanzioni di cui al primo, secondo e terzo periodo non si applicano se la violazione ha determinato una dichiarazione infedele punita con la sanzione di cui all’articolo 5, comma 4.
Dall’intervento sul comma 6 emergono chiarimenti del perimetro della norma in vigore dallo scorso 29 giugno.

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