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ISEE UNIVERSITÀ 2023/24: SOGLIE IN AUMENTO NEL DECRETO MINISTERIALE

25 Lug 2023

La soglia di riduzione o esenzione dalle tasse universitarie è ancora molto bassa e pochi studenti hanno diritto. A renderlo noto è stata l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) in un recente studio sulla situazione in Italia pubblicato il mese scorso. I dati presi in considerazione si fermano in realtà al 2022 e sono piuttosto preoccupanti.
Si segnala che il Ministero dell’Università per il prossimo anno accademico ha preso in considerazione la necessità di migliorare il diritto allo studio e previsto un adeguamento delle soglie ISEE Università alla recente impennata dell’inflazione (+8,1%) portando il limite minimo a circa 26mila euro.
Il decreto direttoriale MUR datato febbraio 2023 ma pubblicato sul sito istituzionale solo a luglio, vista la variazione media annua 2022 dell’indice generale Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati pari a +8,1 per cento e in considerazione della necessità delle università di procedere con la definizione dei provvedimenti finalizzati ad assicurare il diritto allo studio agli studenti della formazione superiore per l’anno accademico 2023/2024; decreta che i limiti massimi dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE) per l’accesso ai benefici relativi al diritto allo studio, così come determinati dal d.m. n. 1320/2021 per l’anno accademico 2023/2024 sono cosi definiti:
• limite massimo ISEE: euro 26.306,25
• limite massimo ISPE: euro 57.187,53
Dal rapporto ANVUR 2022 si evidenzia che nel periodo corrispondente alla pandemia Covid nel quale si era registrato un rialzo della soglia dell’ISEE ai fini dell’accesso all’università:
• con il ministro Manfredi il limite era passato dai 13mila euro decisi nel 2017 a 20mila euro.
• con la ministra Cristina Messa,la soglia è stata aumentata a 22mila euro.
Dopo la decisione ministeriale descritta sopra la parola passa ora ai singoli atenei che data l’autonomia accordata e sulla base dei loro bilanci possono eventualmente innalzare ulteriormente l’asticella al di sotto della quale gli studenti potranno godere di agevolazioni sia relativamente al contributo di iscrizione sia ad altri aspetti, come la precedenza nell’accesso a mense e posti letto.

 

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